Sono così designate, cumulativamente, le scritture adoperate in Irlanda e in Gran Bretagna nell’Alto Medioevo. Di esse, la cosiddetta maiuscola o semionciale, estremamente calligrafica e rotondeggiante, fu utilizzata per i codici di lusso fra 8° e 10° sec.; la minuscola, corsiva, ricca di spezzature e legamenti, durò invece nell’uso sino al 13° secolo. Caratteristiche particolari di ambedue i tipi furono l’alfabeto maiuscolo, derivato da una rigida geometrizzazione delle capitali lapidarie latine svoltasi per influenza dell’alfabeto runico, e il sistema abbreviativo, assai complesso e basato direttamente sul sistema romano delle notae iuris. La scrittura si diffuse anche sul continente, grazie alla migrazione in Francia, Germania e Italia di monaci irlandesi e anglosassoni, e influenzò molto le precaroline europee.