scriba Nella tarda età biblica e nella prima età postbiblica, dotto ebreo (ebr. sōfēr). Abitualmente seguaci del farisaismo, gli s. si distinguevano per un accentuato formalismo religioso, del quale vengono rimproverati nel Nuovo Testamento.
Nell’antica Roma, impiegato dello Stato addetto a lavori di stesura e copiatura di atti e documenti relativi agli affari pubblici. Lo s., segretario, era generalmente un uomo libero, a differenza del librarius, segretario privato, servo che lavorava per il suo padrone. In particolare, scribae erano i segretari dei magistrati e dei funzionari romani e municipali; costituivano diverse corporazioni, di cui la più importante era quella degli scribae dei questori urbani o scribae quaestorii, che dirigevano gli archivi dell’erario e provvedevano alla redazione dei documenti richiesti dagli interessati. Gli imperatori ebbero, oltre agli s. ufficiali, detti ab epistulis, anche s. particolari detti a manu o amanuenses. Nell’esercito e nella flotta imperiale molte erano le categorie di scribae.