SCORRIMENTO
. Con questo termine o con l'altro di carreggiamento s' indica nelle scienze geologiche il processo attraverso il quale si producono i ricoprimenti tettonici di falde, cioè il trasporto a distanze più o meno grandi di interi complessi rocciosi spinti fuori della loro giacitura originaria dalle azioni orogenetiche.
Sembra oramai acquisito che la struttura a falde di ricoprimento, o ultrapieghe, anziché un'eccezione rappresenti un elemento tettonico comune alla grande maggioranza delle zone di dislocazione della crosta terrestre, delle regioni cioè nelle quali in un qualunque periodo della storia della Terra si è verificata un'orogenesi con conseguente innalzamento di catene montuose.
La causa della traslazione e del movimento delle falde o coltri di ricoprimento va ricercata appunto nelle azioni orogenetiche e più precisamente, sembra, in quelle speciali forze tangenziali che concorrono insieme con le altre alla formazione delle montagne. Il meccanismo della formazione e del movimento delle falde, che non è dato all'uomo di cogliere in atto, è tuttora oscuro nel suo dettaglio. Secondo l'opinione più corrente la falda avrebbe origine da una piega fortemente coricata, fagliata lungo il suo fianco rovesciato inferiore e quindi spinta (carreggiata) lungo il piano stesso di faglia (piano o superficie di scorrimento). Le distanze orizzontali così superate dai complessi rocciosi che compongono la falda possono raggiungere fino i 100 chilometri.
Il movimento (scorrimento, carreggiamento) della falda produce speciali effetti meccanici che si traducono in parte in una modificazione (metamorfismo, tettonicizzazione) delle rocce che compongono la falda stessa, come pure del substrato sopra il quale questa effettua il suo movimento. A questo riguardo le falde di ricoprimento presentano un comportamento caratteristico agendo sopra le rocce del substrato, lungo il piano di scorrimento, con una speciale azione di laminazione e di sbrecciamento (milonitizzazione) generalmente assai intensa.
Lo sviluppo completo di una falda di carreggiamento implica un luogo di provenienza della falda stessa (zona delle radici o di radicazione), nel quale gli strati che la compongono si presentano generalmente fortemente raddrizzati e spesso disposti a ventaglio, una zona intermedia nella quale il complesso roccioso carreggiato ricopre in giacitura suborizzontale i terreni sopra i quali è avvenuto il trasporto e, finalmente, una regione frontale nella quale la massa alloctona carreggiata può assumere svariate caratteristiche strutturali. Speciale importanza presenta la morfologia della fronte di una falda. Questa può essere semplice o fittamente digitata e suddivisa in subfalde separate fra di loro da più o meno vasti incuneamenti (pieghe retroflesse) dei terreni avvolgenti. Le figure 1 e 2 illustrano le varie parti morfologiche di questi speciali elementi tettonici.
Di grande interesse è l'esame dei rapporti esistenti fra più falde concorrenti alla struttura di una stessa zona di dislocazione, caso frequente in molte delle catene montuose di sollevamento alpino. In tal caso la formazione e il movimento di ogni singola falda ha presentato spesso caratteristiche e modalità fino a un certo punto indipendenti, obbedendo ciascuna di esse a speciali ritmi e cicli di movimento e a speciali impulsi orogenetici. La ricerca in questo vastissimo campo della geologia strutturale è guidata da speciali criterî, riposanti, per la massima parte sopra i rapporti morfologici intercedenti fra i diversi elementi strutturali. La fig. 3 e la fig. 4, che rappresenta un profilo assai schematizzato tratto dalle Alpi occidentali, illustrano alcuni degli aspetti che possono derivare dall'implicazione di più falde.
Nel caso in cui si abbia movimento contemporaneo di più falde, può avvenire che qualcuna di esse subisca il trasporto passivo sotto le azioni esercitate da una falda contigua. A questi movimenti differenziali di falde sarebbero dovute alcune strutture fra le più complesse riscontrate nella catena alpina. Una falda profonda che si muova al disotto di altre falde, a seconda che il suo movimento è più o meno veloce di quello della falda immediatamente superiore, può incunearsi in questa (fig. 3) o venire all'incontro fortemente laminata e anche strappata e dispersa in lembi ridotti (scaglie) lungo il suo piano di scorrimento (fig. 2).
La zona di radicazione della falda profonda, quando l'azione di strappamento della falda superiore sia andata tanto oltre da determinare l'allontanamento completo della falda bassa dalle sue radici e l'erosione l'abbia liberata dai terreni della falda ricoprente, prende nome di cicatrice (Narbe) e presenta caratteri assai vicini a quelli comuni a qualsiasi affioramento di terreni cristallini in posto (autoctoni). Per quanto riguarda la struttura complessa di regioni a falde multiple di ricoprimento, vedi, oltre la fig. 4, alpi: Geologia.
Le coltri di ricoprimento, quali si riscontrano sul terreno, presentano ben raramente lo sviluppo completo che noi gli abbiamo attribuito. Più spesso l'erosione ha demolito parti più o meno estese di esse, che solo idealmente è possibile ricostruire, e d'altronde lo stesso dislivello altimetrico che sembra interessato dai processi di corrugamento (fino a 50 km.) presuppone in genere l'esistenza di elementi strutturali a profondità tali da sfuggire a qualsiasi investigazione. Fra gli aspetti più caratteristici risultanti dall'erosione di una regione con struttura a falde di ricoprimento dobbiamo ricordare i lembi di ricoprimento (Klippen), residui isolati di falde molto erose, e le finestre tettoniche, incisioni di origine erosiva che portano alla luce elementi strutturali estranei alla regione circostante.
L'esistenza di scorrimenti con sovrapposizione di falde è ormai accertata per le Alpi e fortemente indiziata per l'Appennino. In genere il ricoprimento di falde per scorrimento sembra fattore tettonico dominante in molte delle catene montuose di piegamento alpino (oltre le Alpi e l'Appennino, i Pirenei, il Caucaso, la Cordigliera Betica, l'Atlante, molte catene Asiatiche, ecc.). L'esistenza di questa struttura è tuttavia provata anche per catene di piegamento più antico. Al piegamento ercinico (Carbonico superiore) si riferiscono, per esempio, i ricoprimenti osservati in taluni bacini carboniferi della Francia settentrionale, e al caledonico (Silurico) le complesse strutture a falde di ricoprimento conosciute già da tempo nella Scozia e nel massiccio Scandinavo.
Bibl.: Oltre ai lavori di geologia alpina citati altrove (v. alpi: Geologia), cfr.: E. Argand, La tectonique de l'Asie, in C. R. du XIIIe Congrès géol. intern., Liegi 1924; L. Kober, Der Bau der Erde, Berlino 1928; id., Orogentheorie, ivi 1933.