scordatura Modificazione dell’accordatura normale di uno strumento musicale a corda per ottenere determinati effetti o per risolvere particolari problemi tecnico-esecutivi. Già noto ai liutisti, il procedimento fu adottato abbastanza spesso nella musica violinistica del 17° e 18° sec. (H.I.F. von Biber, J.S. Bach, A. Vivaldi, W.A. Mozart, F.J. Haydn). Esempi si riscontrano anche nell’Ottocento (N. Paganini, L. Spohr), presso i tardoromantici (G. Mahler) e i contemporanei.