SCIUMLA (Šumen; A. T., 81)
Capoluogo di uno dei sette oblast in cui è divisa l'attuale Bulgaria. Il centro abitato (43°16′ N., 26° 56′ E.) sorge a 228 m. s. m., al piede settentrionale dei Balcani, nel punto in cui un fascio di strade provenienti dal tavolato danubiano e dal Deli Orman converge verso quello che di qui attraversa il duplice crinale della catena per i passi di Vărbica e di Mokren verso Slivno, Jambol e Karnobat. L'insediamento sembra essersi formato durante il cosiddetto primo regno bulgaro (innanzi il sec. XI), ma si sviluppò soprattutto sotto il dominio dei Turchi che la conquistarono nel 1387 e ne fecero una fortezza (il nome Sciumla o Šumen allude alle primitive condizioni della regione da šuma "fogliame, fronda"). Oggi Sciumla è centro amministrativo e militare di grande importanza, e ha anche alcune industrie (molitorie, alimentari, cuoio). La popolazione è da cinquant'anni pressoché stazionaria: 23.167 ab. nel 1884, 25.734 nel 1934. Di questi, oltre 5 mila sono Turchi, un migliaio Armeni, poco meno di un migliaio Ebrei, numerosi anche gli Zigani e i Tartari (aggruppati in quartieri distinti). A Sciumla si conservano 15 moschee, delle quali la maggiore (Tombul) è per grandezza la terza della regione balcanica.