SCIPIONE Barbato, Lucio Cornelio (L. Cornelius Cn. f. Scipio Barbatus)
Console nel 298. L'elogio funebre trovato sul sarcofago, che conteneva ancora i suoi resti nel sepolcreto degli Scipioni (v.), enumerava le sue imprese nel Sannio, dove conquistò Taurasia e Cisauna, località ignote, e in Lucania. La tradizione letteraria invece narra sue imprese in Etruria, mentre i Fasti Capitolini registrano solo il trionfo del suo collega. I moderni spiegano in vario modo le discrepanze delle fonti, ritenendo fededegna l'iscrizione. D'altre imprese narrate da Livio nel 297 e nel 295 si dubita. Fu censore, sembra, nel 280.
F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1488 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, pp. 351-355; E. Pais, Fasti triumphales populi Romani, Roma 1920, p. 65; J. Beloch, Römische Geschichte bis zum Beginn der punischen Kriege, Lipsia 1926, p. 436.