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scipare

di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970)
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scipare

Lucia Onder

Compare due volte nell'Inferno, in rima, nella forma del presente indicativo scipa. Nel senso di " straziare ", " causare sofferenze e strazio ", in VII 21 Ahi giustizia di Dio ! tante chi stipa / nove travaglie e pene quant'io viddi? / e perché nostra colpa sì ne scipa?, " ita vastat nos; et est scipa vulgare Florentinum hic, non Bononiensium. Dicunt enim Florentini quod mulier est scipata, quando peperit abortivum " (Benvenuto); " cioè: sì noi scerpe, cioè... detrae, quasi dica: noi tormenta " (Landino).

Con la connotazione di " dividere ", " disperdere ", " dissipare ", detto del sangue che, sotto l'effetto della paura, sembra abbandonare le vene e tornare al cuore: vidivi entro [la bolgia dei ladri] terribile stipa / di serpenti, e di sì diversa mena / che la memoria il sangue ancor mi scipa (XXIV 84): " la ricordanza di quelli serpenti ancora mi divide il sangue da' luoghi suoi " (Buti); " sparge el sangue " (Landino).

In entrambi i casi il verbo rima, oltre che con stipa, anche con ripa; e si vedano le altre occorrenze di tale rima: ripa / stipa (If XI 1-3); ripa / dissipa / stipa (XXXI 32-36).

Da ricordare poi la variante scipato per storpiato (a proposito di Maometto) in If XXVIII 31; cfr. Petrocchi, ad locum.

Vocabolario
scipare
scipare v. tr. [lat. dissipare o *exsipare: v. dissipare; sciupare], ant. – Sciupare, straziare: Perché nostra colpa sì ne scipa? (Dante). Come intr. pron., abortire: una donna gravida, la quale ne cadde in terra per la forma che si scipòe...
scipito
scipito agg. [rifacimento del lat. *exsipĭdus (da insipĭdus «insipido» con cambio di prefisso), sul modello dei part. pass. di 4a coniug.]. – Senza sapore, o poco salato; insipido: il brodo, l’arrosto è scipito. In senso fig., insulso,...
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