scigliare
In Detto 178 La sua fronte e le ciglia / bieltà d'ogne altre sciglia, ‛ sciglia ' è correzione del Parodi (contro l'inesplicabile ciglia del manoscritto).
Come rileva il Contini (Stilemi siciliani nel " Detto d'Amore ", in Atti del Convegno di studi su D. e la Magna Curia, Palermo 1967, 84), il supplemento del Parodi è " del tutto omogeneo a quello di Barbi, dis[c]igli, nel v. 44 della canzone (Rime, LXVIII) Lo doloroso amor ", fornendo così un interessante legame tra il Detto e il D. canonico. (De)sciliare, parallelo al francese antico essiller, che ha anche il senso di " distruggere ", " rovinare completamente " (cfr. Roman de la Rose 12316 " Au chastel rompre e esseillier "), è frequente in testi centrali e meridionali (cfr. Biadene, in " Studi Filol. Romanza " VII [1901] 122; e anche Iacopone Laudi, a c. di F. Ageno, glossario, sub v. sciliata), e si ritrova anche in testi toscani (Contini, Stilemi, cit.).
Qui ha il valore di " distruggere ", " annientare ", e si adatta bene alle caratteristiche trionfali che la bellezza della donna assume nel poemetto.