SCIABOLONI
. Con questo soprannome furono noti i membri di una famiglia brigantesca, le cui bande, nel periodo napoleonico, infestarono l'Ascolano e l'Abruzzo. Giuseppe Costantini, detto Sciabolone (1728-1808), di Lisciano (Ascoli), nel 1798 si gettò nell'insurrezione antifrancese della montagna. Divenutone uno dei capitani nel '99, resistette in Ascoli al gen. Monnier, partecipò all'assedio di Pescara, espugnò il forte d'Acquaviva e infine, brigadiere generale sotto l'ex-generale cisalpino Lahoz, occupò Osimo e concorse all'assedio d'Ancona. Assunto poi a colonnello dal re di Napoli, nel 1801, dietro sospetto di partecipazione a una congiura italica dei Pignatelli, fu trattenuto in Teramo dal Rodio e poi pensionato. Ma nell'invasione francese del regno nel 1806 tornò capobanda cooperando alle difese del forte di Civitella. Caduto il forte, egli si sostenne ancora nelle montagne d'Ascoli e Teramo, finché pattuì la resa. Morì nel 1808 a Capua, capitano di una compagnia di guide. Il figlio Venanzio (nato nel 1782) tornò alle gesta brigantesche in Abruzzo. Frattanto, col ritorno dei Francesi, riaccesasi l'insurrezione nell'Ascolano, ne fu presto a capo uno Sciabolone, a quanto pare l'altro figlio Giacomo (nato nel 1780), desolando alternativamente le provincie del Tronto e della Pescara. Nell'ottobre 1809 fu, pare, catturato e fucilato nell'Ascolano. Restava Venanzio (o Vincenzo), cui s'associò il fratello minore Matteo (nato nel 1786). Nel 1831, capitano dei mobilitati ascolani accorsi sotto il gen. Sercognani, firmò con altri la nota protesta di Terni. Designato nel 1833 dal Mazzini a capitanare la guerriglia delle Marche, fu arrestato e tradotto a S. Leo, ma scampò alla condanna. Nel 1849 guidò Garibaldi per quei monti. Capitano dei legionarî del Tronto combatté i montanari papalini. Arrestato nel giugno 1849 dagli Austriaci e chiuso nel forte di Ripatransone, il 7 novembre vi morì.
A. Crivellucci, Una Comune nelle Marche nel 1798-99 e il brigante Sciabolone, Pisa 1893; D. Spadoni, Fra patrioti e briganti, in Atti e mem. R. Deputazione march. di storia patria, 1927; id., Nuova luce sulla banda degli Sciaboloni, in Le Marche nel Risorgimento, novembre 1927.