Scia
(s.c.i.a.), s. f. inv. Acronimo di Segnalazione certificata di inizio attività.
• La Commissione Bilancio al Senato ha emendato, su proposta del presidente [Antonio] Azzollini (Pdl), l’art. 49 della «manovra» (ddl 2228), prevedendo di declassare la d.i.a. (dichiarazione di inizio attività) in s.c.i.a («segnalazione certificata di inizio attività»), di fatto un’autocertificazione a cura dell’impresa o di un tecnico di sua fiducia, che elude ogni successivo controllo («l’attività oggetto della segnalazione può essere iniziata alla data della presentazione della segnalazione»). (Salvatore Settis, Repubblica, 12 luglio 2010, p. 1, Prima pagina) • Nelle zone della città che non sono centro storico, invece, i pubblici esercizi possono essere aperti su semplice presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e in base ai regolamenti urbanistico, edilizio, igienico-sanitario, relativi all’inquinamento acustico, di sicurezza. (Elena Romanato, Secolo XIX, 20 agosto 2015, p. 14, Savona) • La semplificazione della Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività, una delle procedure più utilizzate dalle imprese o nell’edilizia, impone alle amministrazioni non solo di dare risposte in tempi certi ma di garantire ai privati uno «sportello unico» cui rivolgersi. (Davide Colombo, Sole 24 Ore, 22 gennaio 2016, p. 10).