sci-fi
s. f. e agg. inv. Forma accorciata di science fiction, fantascienza.
• Tratto dall’omonimo romanzo fantascientifico scritto da Stephenie Meyer (in Italia pubblicato da Rizzoli con il titolo «L’ospite»), celebre e ricca autrice della serie «Twilight», con il suo film [Andrew M.] Niccol si conferma un eccellente autore visionario, perfettamente a suo agio con il genere sci-fi. (Nicola Palumbo, Giornale d’Italia, 28 marzo 2013, p. 11, Cinema) • Ma anche i robot hanno i loro mostri. [...] Il nuovo trend è, come spesso succede, anticipato dalla sci-fi, con il monolitico TARS di Interstellar che risulta efficiente e ironico senza avere bisogno di sorridere. La sfida più impegnativa resta quella della potenza dei processori e dell’autoapprendimento, che ad oggi non si avvicina lontanamente alle minime capacità umane. (Mauro Anelli, Messaggero, 20 febbraio 2017, p. 18, Tecnologia).
- Già attestato nella Repubblica del 28 settembre 1995, p. 37, Spettacoli e Tv (Roberto Nepoti).