SCHWECHAT (A. T., 56-47)
Grossa borgata dell'Austria (abit. 8950), 8 km. a SE. di Vienna, sulla destra del Danubio, da cui dista 3 km., entro il solco del fiume Schwechat. Già conosciuta dai Romani sotto il nome di Villa Gai, attraversata dalla grande strada per l'Ungheria, Schwechat si stende a destra e sinistra del corso d'acqua, sopra i terrazzi dell'alta pianura, che s'innalzano di circa 30 m. sul livello del fiume, dove sgorgano numerose sorgenti della falda freatica. La campagna all'intorno è intensamente coltivata e oggi la cittadina, per la sua vicinanza a Vienna, insieme alla frazione di Mannswort, lungo il Danubio, è sede di numerose industrie (filature di cotone, alti forni, mulini e grande fabbrica di birra). Essa si trova lungo la linea ferroviaria da Vienna a Hainburg, ma ha anche stazione sull'arteria ferroviaria da Vienna a Budapest. Presso la cittadina, un obelisco commemora l'incontro dell'imperatore Leopoldo I e del re polacco Giovanni Sobiesky, dopo la liberazione di Vienna dai Turchi (1683). Nel 1848, gli Ungheresi vi furono messi in rotta da Jellačić, bano di Croazia.