SCHOONEVELDT
. Banchi di sabbia che si trovano di Íronte alla foce della Schelda.
Presso Schooneveldt si combatté il 7 giugno 1673 una battaglia navale tra i collegati franco-inglesi al comando del principe Rupert e gli Olandesi comandati dal Ruyter. La flotta alleata, forte di 81 vascelli, si presentò dinnanzi a Schooneveldt, dove al riparo dei banchi si trovava la squadra olandese, forte di 52 vascelli. Dapprima fu inviata una divisione leggiera per tentar di molestare le unità olandesi alla fonda, ma Ruyter non dette loro tempo di avvicinarsi e fece prontamente salpare le navi dell'ammiraglio Tromp, che dopo un violento combattimento riuscirono a render vano l'attacco. A mezzogiorno l'azione diventò generale: Rupert con il grosso piombò sulla squadra di Tromp; la squadra francese di J. d'Estrées attaccò le navi di Ruyter, mentre la divisione di retroguardia, comandata dal marchese G. di Grancey, attaccò, con la squadra di C. Spragge, le navi olandesi di A. Bankert. Questi, di fronte alle maggiori forze nemiche e all'azione contraria del vento, si trovava in condizioni d'inferiorità, ma se ne accorse Ruyter, che virò di bordo e, attraversando la linea francese, costrinse le navi di Spragge e i vascelli di Grancey ad allontanarsi. Forzando quindi le vele e traendo seco anche il Bankert, Ruyter si portò in aiuto di Tromp, che aveva di fronte Rupert, facendo uno sforzo simultaneo con tutte le unità olandesi. Fattasi notte, Ruyter si ancorò nelle acque stesse della battaglia e gli alleati poche miglia lontano.
Notevoli gli atti di valore e le perdite da ambedue le parti. Ma non si può contestare il successo di Ruyter, che con 30 unità di meno osò affrontare il nemico. Avuti rinforzi, Ruyter prese il largo, e il 14 giugno si ebbe un nuovo combattimento, in cui due vascelli francesi furono disalberati. Rupert rientrò poi nel Tamigi e Ruyter a Schooneveldt.
C. Randaccio, Storia navale universale, Roma 1891; A. V. Vecchj, Storia generale della marina militare, Livorno 1895; Ch. De La Roncière, Histoire de la marine française, Parigi 1934.