schienadrittismo
s. m. (iron.) Il mantenere la schiena dritta, il conservare il proprio orgoglio e la propria dignità, costi quel che costi.
• L’equivoco di fondo (alimentato purtroppo anche dalla sinistra) è che il servizio pubblico esiste in quanto garanzia del pluralismo, il volto nobile della lottizzazione. È proprio in nome del pluralismo che ogni partito ha reclamato e continua a reclamare la sua quota di Rai, i suoi uomini, i suoi «lotti». Senza enfasi retoriche, senza esibizioni di «schienadrittismo», ma la battaglia da fare non è quella per il pluralismo e il contraddittorio ma per un’indipendenza strutturale della Rai. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 11 febbraio 2011, p. 15, Primo Piano) • Il più sorprendente, però, è [Massimo] Giletti. Qualcuno deve avergli suggerito che lo «schienadrittismo» è una tecnica che in tv paga. Accusato di suscitare liti sull’insignificanza, ha preso di mira i vitalizi dei parlamentari e soprattutto, lui nato nella bambagia dell’azienda tessile di famiglia, si atteggia ora a paladino del popolo, quasi fosse un [Michele] Santoro o un [Corrado] Formigli: (Aldo Grasso, Corriere della sera, 10 febbraio 2015, p. 47, Tv).
- Derivati dalla loc. s.le f. schiena dritta con l’aggiunta del suffisso -ismo.