schema
Dal gr. σχῆμα «forma, aspetto, configurazione», der. da un tema di ἔχω «possedere, avere». Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa realtà di un problema, di un fenomeno, di un oggetto, di un meccanismo, di un processo. Termine introdotto dalla tradizione atomista antica (Leucippo, Democrito, Epicuro) per indicare la «forma» o «figura» che, accanto all’ordine e alla posizione, è uno degli aspetti per cui gli atomi differiscono fra loro. In partic., nella sillogistica (➔ sillogismo) aristotelica, ciascuna delle classi fondamentali dei tipi sillogistici, caratterizzate dalla posizione del termine medio nelle premesse, che nel latino della scolastica divennero le figurae («figure»). Un particolare concetto di s. è poi quello che, nella Critica della ragion pura (➔) di Kant, forma l’oggetto della teoria dello «schematismo dei concetti puri dell’intelletto» (➔ schematismo).