schema
schèma [Lat. schema, der. del gr. schèma -atos "aspetto"] [FAF] Modello convenzionale, semplificato rispetto alla realtà, di un problema, un fenomeno, un processo, un dispositivo, ecc. Gli s. sono classificabili in vari modi, uno dei più seguiti tra i quali è la distinzione tra s. macroscopici (per es., la struttura di un corpo rappresentata come insieme di punti materiali oppure come una distribuzione continua di materia) e s. microscopici, che s'avvicinano, con vari gradi di approssimazione, all'effettiva struttura particellare della materia. ◆ [FTC] S. a blocchi: s. funzionale costituito da rettangoli rappresentanti unità dedicate a una funzione particolare, uniti da linee orientate che mostrano il flusso dei dati o degli oggetti tra esse. ◆ [ALG] S. affine: generalizzazione del concetto di varietà algebrica: v. varietà algebrica: VI 477 a. ◆ [LSF] [FAF] S. continuo: modello di un sistema materiale in cui quest'ultimo è visto come una distribuzione continua di materia secondo una determinata geometria; si contrapp. a s. particellare. ◆ [ALG] [FAF] S. di assiomi: nella logica matematica, un insieme finito di assiomi che viene rappresentato con un'unica formula, in cui compaiono uno o più simboli la cui precisazione porta a identificare ognuno degli assiomi. ◆ [FTC] S. funzionale: rappresenta, più che la struttura di un dispositivo, la successione delle varie unità nell'ordine che a esse spetta nel funzionamento del dispositivo. ◆ [ELT] [INF] S. gerarchico, relazionale, reticolare: nella gestione di basi di dati, v. base di dati: I 342 a, e, c. ◆ [FTC] S. grafico: rappresentazione che fa uso di simboli grafici, ognuno dei quali indica un determinato tipo di componente di un dispositivo o di un impianto. ◆ [LSF] S. particellare: modello in cui un sistema materiale è visto come un insieme di particelle di date coordinate; si contrapp. a s. continuo: v. dinamica: II 179 d. ◆ [ALG] Teoria degli s.: lo studio degli s. affini: v. varietà algebrica: VI 476 c.