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scenografia

di Mirella Schino - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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scenografia

Mirella Schino

Nello spazio del teatro

La scenografia è l’insieme degli elementi, dipinti o plastici, presenti in uno spazio scenico. In genere si pensa solo al tipo di scenografia che mira alla ricostruzione – illusoria o ideale – di un ambiente in cui si finge un’azione teatrale o filmata. Ma ne esiste anche un altro tipo, ugualmente importante: quello delle scenografie non illusionistiche, che non arredano lo spazio, e non vogliono creare nello spettatore l’illusione di trovarsi in un luogo diverso, ma sono pensate invece per alterare e manipolare lo spazio scenico in funzione del lavoro dell’attore

Scenografie illusionistiche

Un tipo di scenografia particolarmente importante per la storia dello spettacolo è quello illusionistico, che vuole dare allo spettatore l’illusione di trovarsi seduto di fronte a un’altra realtà, esterna al teatro: una piazza, un palazzo immenso, un bosco, una spiaggia, un giardino con una fontana, e così via. Può farlo ricostruendo la realtà attraverso scene dipinte – come accadeva nel teatro barocco – o costruite – come avveniva nel teatro rinascimentale – o ricostruite tramite mobili, oggetti e persino autentiche porte e finestre – come era diventata consuetudine a fine Ottocento. Una scenografia può chiedere allo spettatore di illudersi di trovarsi di fronte a una realtà diversa anche solo attraverso semplici convenzioni, come era normale nel teatro medievale, nel quale una vaschetta d’acqua poteva bastare a dare l’idea del mare.

Macchine teatrali

La scenografia rinascimentale era basata sulle leggi della prospettiva, che riproduceva su superfici piatte l’effetto della tridimensionalità (costruirono scenografie prospettiche grandi architetti del Cinquecento come Baldassarre Peruzzi, Sebastiano Serlio, Antonio da Sangallo).

Su questo impianto prospettico la scenografia barocca inserì il movimento delle scene che si trasformano: per esempio, un paesaggio che si muta, sotto gli occhi degli spettatori, in una caverna infernale.

Le famiglie degli scenografi italiani del Seicento e del Settecento costituirono dinastie famose (Torelli, Vigarani, Burnacini, Bibiena, Galliari), che inventavano nuove macchine teatrali e nuovi sistemi, richiesti in tutto il mondo.

L’apparato scenografico poteva arrivare al punto di divenire la principale attrazione dello spettacolo con i suoi complessi macchinari scenici, capaci di dar vita a effetti straordinari, addirittura falsi incendi o finte inondazioni del teatro, carri che dal cielo portavano in terra le divinità, eroi che ascendevano nel mondo delle nuvole o precipitavano nel fuoco dei vulcani.

Scenografie non illusionistiche

Un’altra tipologia scenografica, quella non-illusionistica, non trasforma lo spazio scenico in qualcosa d’altro, ma lo elabora architettonicamente per renderlo espressivo, adatto all’azione degli attori.

È un atteggiamento tipico del teatro novecentesco: due dei suoi ‘padri fondatori’, lo svizzero Adolphe Appia e l’inglese Edward Gordon Craig – vissuti tra il 19° e il 20° secolo –, suggerirono sensazioni spaziali mediante moduli architettonici privi di connotazioni realistiche, dove si componevano e si contrapponevano linee e volumi orizzontali o verticali, luci e ombre, pieni e vuoti.

Accanto alla scena non-illusionistica di tipo architettonico troviamo anche una scenografia pittorica, realizzata da grandi pittori-scenografi, soprattutto – ma non solo – nella Russia postrivoluzionaria, creatori di quadri-fondali non realistici, che volevano stimolare emotivamente l’osservatore, così come i pittori espressionisti, cubisti, simbolisti o surrealisti volevano colpire chi osservava i loro quadri.

Uno spazio vuoto

La ‘scoperta’ tipicamente novecentesca dello spazio scenico non-illusionistico trovava i suoi precedenti in alcune forme di teatro del passato, il cui spazio era vuoto di oggetti o scene, abitato quasi esclusivamente dall’attore. Così furono gli antichi teatri greci e latini, il teatro inglese fra 16° e 17° secolo, il teatro spagnolo della stessa epoca, molti teatri asiatici. In tutti questi teatri le scene – nel senso di fondali e quinte – e gli arredi sono minimi o inesistenti.

La scenografia in alcuni casi è costituita principalmente dai costumi degli attori, che sono non solo ricchi, appariscenti, fastosi, spesso corredati da maschere – tali da costituire anch’essi una vera e propria scenografia in movimento –, ma talora anche sovradimensionati rispetto al corpo dell’attore che li indossa, quindi tali da mutarne le proporzioni e da mutare lo spazio che gli è attorno.

Vedi anche
scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività. teatro La scena è costituita da una piattaforma sopraelevata rispetto al piano della sala, delimitata verso quest’ultima dalla ribalta, ... Edward Gordon Craig Craig ‹krèiġ›, Edward Gordon. - Attore, regista e scenografo inglese (Stevenage, Hertfordshire, 1872 - Vence 1966); figlio dell'attrice Ellen Terry, nel 1889 entrò nella Lyceum Company di Irving; recitò fino al 1897, dedicandosi poi solo allo studio dell'apparato scenico e della direzione di spettacoli. ... Hans Dreier Dreier ‹dràiër›, Hans. - Scenografo (n. Brema 1885 - m. 1966); ingegnere e architetto, entrò nel cinema e fu scenografo a Berlino presso l'Ufa (1919-1922). Dal 1923 a Hollywood, capo dell'allestimento presso la Paramount, eclettico ed intelligente, fu collaboratore prezioso di molti registi. Tra le sue ... Cahiers du cinéma Cahiers du cinéma Periodico francese di cinema fondato nel 1951 da A. Bazin e J. Doniol-Valcroze. Negli anni 1950 e 1960 fu espressione della tendenza che ebbe il nome di «nouvelle vague», pubblicando articoli di F. Truffaut, J.-L. Godard, E. Rohmer, R. e C. Chabrol. Dal 1982 la rivista è affiancata ...
Indice
  • 1 Scenografie illusionistiche
  • 2 Macchine teatrali
  • 3 Scenografie non illusionistiche
  • 4 Uno spazio vuoto
Categorie
  • ALLESTIMENTI APPARECCHIATURE E MATERIALI in Teatro
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Vocabolario
scenografìa
scenografia scenografìa s. f. [dal lat. scaenographĭa, gr. σκηνογραϕία, comp. di σκηνή «scena» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. Arte e tecnica di creare (cioè ideare, per lo più curandone o dirigendone anche la realizzazione) le scene per una...
scenogràfico
scenografico scenogràfico agg. [dal gr. σκηνογραϕικός] (pl. m. -ci). – 1. Della scenografia, che riguarda la scenografia: tecnica sc.; studio sc.; un bozzetto scenografico. Per estens.: proiezione sc., tipo di rappresentazione cartografica...
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