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Scarmiglione

di Vincenzo Presta - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Scarmiglione

Vincenzo Presta

Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia posti a guardia dei barattieri (If XXI 105); richiamato all'ordine da Malacoda (Posa, posa, Scarmiglione!) nel momento in cui sta per ‛ arruncigliare ' D. (vuo' che 'l tocchi, diceva veramente con eufemistico sarcasmo, in sul groppone?). Il nome è un derivato verbale, con senso dispregiativo, ed equivale a " scarmigliatore ": " quasi cupido di scarmigliare, scompigliare persone e cose " (Tommaseo); la sua prima attestazione è a Perugia.

S. potrebbe significare anche " pettinatore ", " cardatore "; l'uncino del suo ronciglio potrebb'essere traslatamente un dente di pettine, del quale questo diavolo si serve per cardare i suoi dannati; " gran cardatore di dannati " l'interpreta infatti il Chimenz. Il Fanfani tuttavia ha fatto osservare che " scarmiglioni chiamavansi a Siena sul principio del secolo XIII i famigli della corte, o una qualità di soldati, armati di una lunga asta con un uncino in cima, con la quale ghermivano i ladri da lontano ". Molto diversamente spiegarono il nome i commentatori antichi; fra essi solo il Buti però ha offerto una derivazione lessicale: " Scarmiglione si dice da ‛ schermo ', mutando ‛ e ' in ‛ a ', che viene a dire alcuna volta difensione, et alcuna volta derisione ". È risultata fragile l'ipotesi del Rossetti, il quale credeva di vedere in S. adombrato il fiorentino Rosso della Tosa priore nero. Il Luiso, da parte sua, ha fatto notare che S. è nome di famiglia lucchese.

Bibl. - Parodi, Lingua 255; P. Fanfani, Studi e osservazioni sopra il testo delle opere di D., Firenze 1873; G. Rossetti, Commento analitico (dell'Inferno), Londra 1826-27; F.P. Luiso, L'Anziano di Santa Zita, in Miscellanea lucchese di studi storici e letterari in onore di S. Bongi, Lucca 1931; F.A. Ugolini, Annali e cronaca di Perugia in volgare dal 1191 al 1336, in " Annali Fac. Lettere e Filos. Univ. Perugia " I (1963-64) 166, 311.

Vedi anche
Dante Gabriele Rossétti Rossétti, Dante Gabriele (propr. Gabriel Charles Dante). - Poeta e pittore (Londra 1828 - Birchington, Kent, 1882), figlio di Gabriele. Tra i fondatori del movimento dei preraffaelliti, propose l'ideale di un'arte in grado di recuperare l'autenticità e la spiritualità del passato. Artista complesso e ... Francésco di Bartolo da Buti Francésco di Bartolo da Buti. - Grammatico (n. 1324 circa - m. Pisa 1406), autore di un Dictamen, di Regulae grammaticales, di un commento alla Poetica di Orazio e alle Satire di Persio; noto soprattutto come autore di uno dei primi commenti completi in italiano alla Divina Commedia. volgare biologia Nella classificazione zoologica e botanica, nome con cui vengono indicati nell’uso comune animali o piante, in contrapposizione al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione sistematica (oggi l’uso di volgare in questa accezione è stato per lo più sostituito con ‘comune’). ... diavolo Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il diavolo, o Satana, è il capo degli angeli ribelli.  ●La comparsa di demoni, cioè esseri malvagi avversari di Dio, come ...
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Vocabolario
scarmiglióne
scarmiglione scarmiglióne s. m. (f. -a) [der. di scarmigliare], non com. – Chi ha i capelli sempre arruffati.
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