SCARDONA (Σκαρδῶνα, Σκαρδώνη; Scardonae)
È l'odierna Skradin (italiano Scardona) sulla foce del fiume Krka (Dalmazia), la vecchia città dei Liburni; nel I sec. d. C. diventò municipio romano (Municipium Flavium Scardona); era la città principale di un Conventus iuridicus dello Illirico, a cui appartenevano anche 14 Città della Liburnia. Questo aveva a S. la propria Ara Augusti e, nel 31 d. C., eresse al figlio di Germanico, Nerone, una statua.
Le iscrizioni di S. parlano di un'amministrazione municipale completa: decurioni, edili, ordo, auguri, ecc. Una iscrizione attesta che alcune città avevano costruito insieme una casa a S. per il legato della provincia, mentre egli soggiornava in questa città in qualità di giudice. Da tutto si vede che S. era una città non soltanto importante, ma anche bella. È da menzionare che S. è stata cristianizzata abbastanza per tempo, sì che già nel 530, in occasione del sinodo a Salona, troviamo anche il vescovo di Scardona. Nel 537 presso S. venne sconfitto dai Bizantini il duca dei Goti, Vilegizel. Al principio del VII sec. e stata distrutta dagli Avari e dai Croati.
Bibl.: Plin., Nat. hist., III, 141; Strabo, VII, 5, 4; Ptolem., 16, 2; G. Novak, Topografija i etnografija primske provincije Dalmacije, in Suplemenat Bull. Dalm., XXXVIII, 1915, p. 14; Fluss, in Pauly-Wissowa, II A, 1923, cc. 356-357, s. v.