scala
scala [Lat. scala "dispositivo per salire", dal tema di scandere "salire"] [LSF] (a) Oltre che nel signif. concreto proprio, il termine è più spesso usato per indicare, figurat., una gradazione di una grandezza, cioè una successione di valori (gradi) di essa, ordinati e succedentisi con un certo criterio (linearmente, logaritmicamente, ecc.: s. lineare, logaritmica, ecc.); ha di solito un'opportuna qualificazione; per locuz. non ricordate nel seguito, si rinvia alla voce di qualificazione. (b) Con ritorno dal figurato al concreto, la parte di uno strumento di misurazione o di altro dispositivo su cui è riportata una graduazione dove, nei misuratori, scorre l'indice che individua (direttamente nelle s. dirette e indirettamente in quelle convenzionali) la misura della grandezza applicata: s. incisa (su un supporto di metalli o di altro materiale), riportata a stampa, trasparente, ecc. (c) Estensiv., l'ordine di grandezza dei valori normali di una grandezza, per cui si parla di piccolissima s. (o microscala), piccola s., media s. (mesoscala), grande s. (macroscala) e grandissima s. (megascala), locuz. che sono applicate anche ai fenomeni descritti da tali grandezze (per es., turbolenza a piccola o a grande s.). ◆ [ALG] La graduazione degli assi di un sistema di riferimento: s. lineare delle ascisse, s. logaritmica delle ordinate, ecc. ◆ [MTR] S. convenzionale: per uno strumento di misurazione, una s. graduata non in valori della grandezza da misurare, ma in unità numeriche convenzionali, per es. da 1 a 100; si passa al valore della grandezza moltiplicando il valore numerico indicato per un fattore di s., unico per una s. lineare e, per una s. non lineare, dato da opportune tabelle di taratura; per una s. lineare esprime il valore dell'intervallo di valori della grandezza corrispondente a un grado (una divisione) della s. (per es., per un microamperometro, 5 μA/divisione). ◆ [GFS] S. dei tempi geologici: la suddivisione della cronologia geologica basata sulla datazione assoluta, cioè, per i tempi remoti, sulla geocronologia radiometrica: → geocronologia. ◆ [GFS] S. delle altezze, o delle quote: nella fisica dell'atmosfera, il fattore, dimensionalmente pari a una differenza di quota, per cui vanno divise le quote effettive per passare alle altezze, o quote, ridotte: v. atmosfera I 262 c. ◆ [ELT] S. di divisione, o di demoltiplica: circuito elettronico, attualmente di tipo integrato, che, di una serie di impulsi a esso applicata, dà in uscita un impulso ogni n; a seconda del valore di n si hanno, come circuiti integrati singoli, s. di 12, di 10 (le più usate, spec. per frequenzimetri e strumenti derivati), ecc., fino alla s. di 2 (che è un semplice multivibratore bistabile); combinando tali s. elementari si realizza una s. per n intero qualunque. ◆ [MTR] S. diretta: in contrapp. a s. convenzionale (v. sopra), la s. di uno strumento che sia graduata direttamente in multipli o sottomultipli della grandezza misurata, in modo da aversi direttamente il valore di questa. ◆ [GFS] S. di riduzione: nella cartografia, il rapporto secondo il quale le distanze sul terreno sono riportate in una carta geografica o topografica, espresso come frazione avente per numeratore l'unità: per es., la s. 1:25 000 delle più comuni tra le cosiddette tavolette topografiche significa che un centimetro sulla carta equivale a 250 metri sul terreno e la s. 1:200 000, comune per le cosiddette carte automobilistiche, significa che un centimetro sulla carta equivale a due kilometri. ◆ [ELT] S. di sintonia: nella radiotecnica, s. sulla quale un opportuno indice (analogico o numerico) mostra la frequenza sulla quale è accordato un radioricevitore o anche un radiotrasmettitore; nel passato, le s. (analogiche) dei ricevitori domestici per la radiofonia riportavano anche il nome delle stazioni più importanti di radiodiffusione ed erano perciò dette s. parlanti. ◆ [ASF] [GFS] S. di tempo: sistema cronologico per esprimere quantitativamente il passare del tempo nel corso delle ore, dei giorni e degli anni, che ha avuto notevoli varianti nella storia, anche recente: v. tempo, scale astronomiche e fisiche di. ◆ [MTR] S. di tempo atomico: v. tempo, scale astronomiche e fisiche di: VI 114 d. ◆ [MCS] S. di tempo per il raggiungimento dell'equilibrio: v. equilibrio statistico, simulazione numerica dell'avvicinamento all': II 489 b. ◆ [ANM] S. funzionale: per una funzione f(x), la s. che s'ottiene associando ai valori 1, 2, ecc. di una s. metrica (v. oltre) i valori f(1), f(2), ecc. (v. fig.). ◆ [ALG] S. metrica: una retta su cui sia stabilito un sistema di ascisse, cioè una corrispondenza biunivoca tra numeri reali e punti sulla retta, associando i numeri 0 e 1 a due punti arbitrari della retta A e B, il generico numero x positivo al punto P tale che OP---/AB---=x e, infine, il numero -x al punto simmetrico di P rispetto a O. ◆ [MTR] S. multipla: per uno strumento di misurazione con più portate, la s. costituita dall'insieme delle s. corrispondenti alle varie portate. ◆ [ACS] S. musicale: la successione di intervalli tonali in cui è ripartito l'intervallo di ottava, cioè quello limitato da due suoni le cui frequenze fondamentali siano nel rapporto 2:1; tali successioni sono state formate, nel corso dei tempi, con vari criteri, per cui, nella musica occidentale, si distinguono la s. greca (o pitagorica), la s. naturale (o zarliniana) e l'attuale s. temperata, di 12 semitoni (di cui 7 sono note): v. acustica musicale: I 40 e sgg. ◆ [TRM] S. termodinamica: la s. delle temperature assolute basata sul secondo principio della termodinamica: v. termometria: VI 198 e. ◆ [TRM] S. termometrica: lo stesso che s. di temperatura, cioè sistema di misurazione nel quale si fissa un'unità di misura a partire da particolari stati termici di una determinata sostanza (per es., l'acqua) o da particolari stati termodinamici; in conseguenza si hanno le varie s. empiriche (centigradi, Fahrenhait, ecc.) e la s. (assoluta) termodinamica: v. termometria: VI 198 a. ◆ Altezza, o quota, di s.: (a) [GFS] lo stesso che s. delle altezze (v. sopra); (b) [ASF] nel disco della Galassia: v. Galassia: II 804 e. ◆ Effetto di s.: (a) [MTR] l'eventuale diversità tra i valori specifici (volumici, areici, lineici) che una medesima grandezza fisica assume in due sistemi materiali simili ma di dimensioni geometriche diverse; (b) [FTC] [ALG] nella teoria della similitudine, la differenza qualitativa tra l'evolversi di un fenomeno in un sistema materiale reale e quello in un modello a piccola s. del sistema in questione. ◆ [MTR] Fattore di s.: v. sopra: S. convenzionale. ◆ [MTR] Fondo s.: il valore massimo indicato dalla s. di uno strumento di misurazione, costituente la portata dello strumento. ◆ [LSF] Invarianza di s.: l'evolversi identico di un fenomeno o di una grandezza al variare della s. di una o più delle grandezze che lo riguardano. ◆ Leggi di s.: (a) [LSF] generic., leggi che risultano dallo studio del comportamento di un sistema materiale a seguito di variazioni della s. dei parametri che lo caratterizzano, in partic. nelle transizioni di fase e in quelle ordine-disordine; (b) [MCS] specific., relazioni algebriche che legano fra loro gli esponenti critici di un determinato sistema fisico (v. esponenti critici). ◆ [LSF] Proprietà di s.: quelle che si manifestano nell'andamento di un fenomeno fisico al variare della s. delle grandezze che li descrivono.