SCALA SANTA
. Presso l'odierno Palazzo Lateranense, in edificio a parte, vi è una scalinata che, secondo la tradizione, sarebbe appartenuta al pretorio di Pilato e sarebbe stata irrorata dal sangue di Gesù Cristo. L'edificio in questione, eretto ai tempi di Sisto V (1588), racchiude la cappella del Sancta Sanctorum, che è poi la cappella privata pontificia del primitivo patriarchio lateranense, un tempo collegata con tutto il gruppo del Laterano. Ma la gradinata aveva un'altra collocazione, se pure in luogo non distante. I documenti del secoli XIII e XIV la menzionavano come Scala Pilati; denominazione che si ripeteva anche per una gradinata del Vaticano. Può darsi che queste scale fossero altrettante imitazioni di quella del pretorio di Gerusalemme (così pensava O. Marucchi). Ma, pur osservando che la grande venerazione della Scala Santa sembra cominciare nel sec. XV, non si esclude la possibilità del trasferimento di qualche reliquia fino da tempo costantiniano.
Bibl.: O. Marucchi, Basiliques et églises de Rome, 2ª ed., Parigi e Roma 1909, pp. 99-101; L. Mazzucconi, Memorie storiche della Scala Santa, Roma 1840; Padre Stanislao dell'Addolorata, La Cappella Pontificia del Sancta Sanctorum ed i suoi tesori. L'immagine Acheropita e la Scala Santa, Grottaferrata 1920. Per la sistemazione dei tempi di Sisto V (raffigurata anche in un dipinto della Biblioteca Vaticana),, v. L. v. Pastor, Storia dei papi, trad. ital., X, Roma 1928, pp. 477-78, 597 e 611.