scaffalista
s. m. e f. Nel settore del commercio, chi è addetto a sistemare la merce negli scaffali.
• È difficile capire il mistero dell’orrore che una sera scolorita di febbraio porta un uomo come Michele Graziano, mite «scaffalista» del reparto latticini all’Esselunga di Lissone a sgozzare i propri figli nella solitudine di un appartamento svuotato di ogni ricordo. (Paolo Colonnello, Stampa, 13 febbraio 2014, p. 15, Primo piano) • Gi Group: 6 scaffalisti/inventaristi con esperienza nella GDO/retail, diploma e disponibilità a trasferte. Contratto somministrato a tempo determinato con possibilità di assunzione. (Giornale d’Italia, 17 febbraio 2015, p. 7, Da Roma e dal Lazio) • «Chiediamo ai dipendenti se vogliono fare il turno notturno, senza imporre nulla. Siccome in pochi accettano, ci rivolgiamo al lavoro somministratore, anche perché non c’è altro serbatoio di flessibilità. Basta un cassiere, dopodiché la guardia e gli scaffalisti che si vedono nel supermercato ci sarebbero comunque. I risultati sono buoni: abbiamo notato che chi viene di notte tende a tornare anche di giorno, perché si affeziona al punto vendita» (Rossana Pastore intervistata da Stefano Parola, Repubblica, 7 marzo 2017, Torino, p. XIII).
- Derivato dal s. m. scaffale con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Repubblica del 4 marzo 2000, p. 23, Cronaca (O. Pi.).