SAUMUR (A. T., 32-33-34)
Cittadina della Francia occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento del Maine-et-Loire con 15.532 ab. (1931). È in incantevole posizione sulle rive della Loira nel punto di confluenza col Thouet. Ha un aspetto imponente, più in rapporto alla sua importanza antica che a quella odierna: le belle passeggiate lungo il fiume, i campanili delle sue immense chiese, il vecchio castello fortificato le dànno l'aspetto di una grande città. Consta di tre quartieri: la città propriamente detta, sulla riva sinistra del fiume, una delle più pittoresche e interessauti dell'Anjou; il vecchio sobborgo, nell'isola sulla Loira; il nuovo o della stazione, sulla riva destra del fiume. È sede di sottoprefettura, di tribunale di prima istanza e di commercio: ha scuole primarie e secondarie e un'importante scuola di cavalleria.
Ha una notevole attività industriale e commerciale. Famosi sono i suoi vini bianchi spumanti che si esportano largamente. Ha poi il monopolio, per dir così, della fabbricazione di rosarî e medaglie religiose. Per le comunicazioni è servita dall'importante linea dello stato Parigi-Bordeaux, dalla linea della rete d'Orléans Parigi-Nantes-Le Croisic, e da numerosi tronchi secondarî.
L'importanza di Saumur cominciò nel Medioevo allorché divenne una delle residenze preferite dei duchi d'Angiò. Passò nel sec. XIII ai re di Francia e respinse valorosamente gl'Inglesi durante la guerra dei Cento anni. La Riforma vi fece numerosi proseliti sì che divenne, sotto Enrico IV, la metropoli del protestantesimo. La revoca dell'editto di Nantes le fece però perdere la sua prosperità, che riacquistò in parte allorché vi fu fondata, nella seconda metà del sec. XVIII, la scuola d'equitazione.
Monumenti. - Della cinta restano alcune torri cilindriche (secolo XV) e soprattutto il magnifico castello, che nello stato attuale risale alla fine del sec. XIV: fortezza a pianta trapezoidale, fiancheggiata a ogni angolo da una torre ottagona munita di alti spalti, che sostengono un cammino di ronda con piombatoi. Fra gli edifici religiosi il più importante è S. Pietro, che risale nel suo insieme alla fine del sec. XII. È a una sola navata con tre vòlte a costoloni, cupoliformi, di tipo angioino; sul transetto s'innalza una cupola a pennacchi. La chiesa possiede stalli notevoli (fine del secolo XV) e arazzi celebri (della prima metà del sec. XVI), opera di un laboratorio di Angers, forse però d'origine fiamminga. La chiesa di Notre-Dame di Nantilly risale alla prima metà del sec. XII. Al pari di S. Pietro, ha un'unica navata ma molto più larga (la struttura dei due edifici presenta molte analogie) e possiede un'ammirevole collezione di arazzi di vario soggetto e di varia provenienza (Angers e Aubusson). La chiesa di San Nicola dello Chardonnet, risalente al sec. XII, fu trasformata nel sec. XV e nel XVIII. La cappella di S. Giovanni (del principio del sec. XIII), di pianta rettangolare, era dei Templari. Fra gli edifici profani sono da citare parecchie case del secoli XV e XVI e specialmente il municipio, bella costruzione dell'inizio del sec. XVI, una parte della quale era unita alla cinta e per conseguenza ha l'aspetto di una piccola fortezza: esso è sede di un piccolo museo (archeologia e storia naturale) e soprattutto di una ricchissima biblioteca, il cui fondo antico proviene dalle abbazie di Fontevrault e di San Fiorenzo (manoscritti dei secoli XIII e XIV).
Bibl.: P. Mérimée, Notes d'un voyage dans l'Ouest de la France, Parigi 1836; Congrès archéol. de France à Angers et Saumur en 1910, ivi e Caen 1911.