BELLOW, Saul
Romanziere nordamericano, nato a Quebec il 10 luglio 1915; è uscito da una famiglia di Ebrei che dalla Russia emigrò nel Canada. Ha trascorso gli anni giovanili a Chicago frequentandovi anche l'università, ma passando poi alla Northwestern University, dove si laureò in antropologia e sociologia. Ha cominciato a occuparsi di letteratura nel 1937, quando fondò e diresse una rivista insieme col giornalista Sidney Harris. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale nel servizio marittimo, e dopo la guerra ha lavorato per l'Encyclopaedia Britannica. Tornato in patria, ha insegnato letteratura inglese nell'univ. di Princeton, nel Bard College di New York e nel Minnesota. Collabora con racconti e articoli a numerosi periodici, tra cui la Partisan Review.
Suscitò il vivo interesse degl'intellettuali già col suo primo romanzo Dangling man (New York 1944), seguito da The victim (New York 1947). Il senso d'angoscia e di colpa che domina in questi romanzi e che fa avvertire l'influsso di Kafka su parecchi romanzieri contemporanei degli Stati Uniti, sembra sciogliersi in un simbolismo più realistico nelle opere successive: The adventures of Augie March (New York 1953; National Book Award dell'anno stesso), Seize the day (New York 1956), Henderson the Rain King (1959). Profondamente sensibile a problemi spirituali, il B. può talvolta imporre ai suoi personaggi un carico eccessivo per le loro spalle e può compromettere l'equilibrio della narrazione, ma rimane uno dei giovani scrittori più curati nello stile e di più sicuro interesse.
Bibl.: M. Geismar, American moderns, New York 1958; P. Sanavio, Il romanzo di Saul Bellow, in Studi americani, n. 2, Roma 1956; A. Lombardo, Realismo e simbolismo nella letteratura americana, Roma 1957.