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MENIPPEA, Satira

di Ferdinando Neri - Enciclopedia Italiana (1934)
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MENIPPEA, Satira (Satyre Ménippée)

Ferdinando Neri

Libello anonimo, che contiene la parodia degli Stati generali convocati a Parigi dai capi della Lega il 10 febbraio 1593; esso rappresenta l'opinione dei "politici", cioè del partito della conciliazione che aspirava alla fine delle guerre civili e religiose in Francia e che stava per trionfare con l'abiura del re Enrico IV. L' abbozzo della satira è dovuto al canonico Jean Le Roy, e le varie parti furono svolte dai suoi amici Nicolas Rapin, Pierre Pithou, Jacques Gillot, Jean Passerat, Florent Chrestien, Gilles Durant. Il nome della satira, mescolata di prosa e di versi, con l'inserzione di varî linguaggi, deriva dall'esempio delle Satyrae menippeae di Varrone.

Dopo la parata burlesca di due ciarlatani che vantano la loro droga (e sono due cardinali che mirano a dare alla Francia un re straniero), la satira attribuisce ai maggiori esponenti della Lega (il duca di Mayenne, luogotenente generale del regno; il legato pontificio; il rettore dell'università di Parigi) discorsi immaginari d'uno sfacciato cinismo, mentre il rappresentante del terzo stato (D'Aubray) parla con sincera e commossa eloquenza a favore del paese straziato dalle guerre intestine. Una prima redazione, inedita fino al secolo XIX, risale alla fine del 1593; la prima edizione (Tours 1594) offre un testo più esteso e, pubblicata dopo la vittoria del partito, ebbe successo e numerose ristampe a Parigi.

Ediz.: Le texte primitif de la S. M., a cura di Ch. Read, Parigi 1878 (cfr. Le premier texte ms. de la S. M., a cura di F. Giroux, Laon 1897); S. M. de la Vertu du Catholicon d'Espagne, ecc., testo critico a cura di J. Franck, Oppeln 1884.

Bibl.: F. Giroux, La composition de la S.M., Laon 1904.

Vedi anche
Marco Terenzio Varróne Varróne, Marco Terenzio (lat. M. Terentius Varro). - Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di Varrone, Marco Terenzio è determinata sia dall'immensa ... Petrònio Petrònio (lat. Petronius). - Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana.  Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per l'eleganza e la dissolutezza dei costumi. Scrisse, parte in prosa parte ... Lucio Anneo Sèneca Sèneca, Lucio Anneo (lat. Lucius Annaeus Seneca). - Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio e il neopitagorico Sozione. Giovane, si recò in ... satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati ...
Vocabolario
sàtira
satira sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto...
menippèo
menippeo menippèo agg. [dal lat. Menippēus, gr. Μενίππειος]. – Relativo allo scrittore e filosofo greco Menippo di Gàdara (sec. 3° a. C.): satira m. (anche come s. f., la menippea), la satira mista di mimo e di dialogo socratico, di prosa...
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