SASSARI (XXX, p. 886)
La valle di Rosello (non del Rossello, cfr. pp. 886,887), al dilà della quale si stanno estendendo i nuovi quartieri cittadini, non è stata colmata (cfr. p.887), ma è stata sorpassata con la costruzione di un viadotto in cemento armato lungo 180 m. e largo 12, che unisce la borgata di Baddimanna (non Baddi Mannu) al resto della città, e da un minore rilevato a valle.
La Piazza a Cavallino (veramente Piazza Cavallino) è ora intitolata Piazza del Plebiscito.
La città ha un acquedotto alimentato in gran parte dalle acque di 2 bacini (costruiti nella regione Bunnari, nel confine del territorio di Òsilo) e da sorgive captate lungo il percorso della galleria costruita per condurre le acque di uno dei bacini. È in corso un acquedotto sussidiario per condurre le acque presso Florinas, che sarà lungo oltre 20 km. e dovrà servire per la città alta.
Tra gli edifici pubblici più importanti, oltre al palazzo provinciale, ora Palazzo del governo, costruito nel 1878, e il palazzo Giordano, costruito nel 1882, ora sede del Banco di Napoli, sono degni di nota: il Palazzo del comune, già del duca dell'Asinara, con una modesta pinacoteca; il nuovo palazzo delle Poste; il policlinico, di proprietà privata; il palazzo delle cliniche universitarie, quello dell'Istituto di credito agrario per la Sardegna, che ha la direzione a Sassari, il fabbricato dell'università, della facoltà veterinaria, e l'imponente Palazzo di giustizia tuttora in costruzione. Vi è anche un politeama, da pochi anni ricostruito dopo un incendio, un piccolo teatro civico, e un museo.
Sassari ha liceo classico, con sede di nuova costruzione, istituto tecnico, liceo scientifico, scuola magistrale, istituto tecnico agrario (con vasta tenuta annessa), e una scuola d'arte e mestieri. L'università comprende le facoltà di giurisprudenza, medicina, chimica farmaceutica e veterinaria.
Recentemente è stato costruito un elaiopolio consorziale che funziona nell'interesse del Consorzio olivicoltori della provincia.
Il manicomio provinciale, sito in regione Rizzeddu a circa 2 km. dalla città, è capace di 600 ammalati.
Nel territorio della provincia, sono degne di considerazione le Basiliche di Saccargia (presso Codrongianus) a circa 16 km. da Sassari, nella vallata di Campomela, e quella di S. Pietro di Sorrea, presso Borutta; entrambe pisane.
Le sorgenti termali più importanti nella provincia sono: quelle bicarbonato-sodiche di S. Martino, presso Codrongianos; quelle leggermente solforose di Casteldoria (Bedini), dove l'amministrazione provinciale ha costruito un fabbricato per alloggio, caratteristiche per i bagni di sabbia e l'elevata temperatura delle acque affioranti presso le sponde del fiume Coghinas (78°), e quelli di S. Saturnino presso Benetutti.