Buffone e parassita romano, di origine etrusca. Schiavo dapprima di Marco Favonio, che fu giustiziato dopo la battaglia di Filippi (42 a. C.), S. fu liberato da Mecenate; ebbe il favore di Augusto e ricchezze, arrivando al rango di cavaliere. È ricordato con derisione da Orazio in una satira (I 5, 52).