Vedi SARDOS dell'anno: 1966 - 1973
SARDOS (Sardus Pater)
Figlio di Makeris (Eracle libico), è la divinità cui gli antichi (Paus., x, 17) attribuiscono l'occupazione dell'isola di Ichnussa, che poi da lui prese il nome di Sardegna.
Il suo culto è attestato dalla notizia di Pausania (i, 17, 1), a proposito della statua di S. che gli abitanti dell'isola dedicarono a Delfi. Secondo la notizia di Tolomeo, il suo principale santuario doveva essere sul golfo di Oristano, e rimase famoso e frequentato fin in età romana (Ptol., iii, 3, 2). La rappresentazione di S. compare su monete coniate da M. Atio Balbo praetor Sardiniae nel 60 a. C., con leggenda Sardus Pater; il suo capo è coronato di penne, analogamente alla divinità egizia di Bes (v.) e reca lo scettro. Altre monete (augustee del 39-15 a. C.) hanno una analoga raffigurazione. Si è voluto riconoscere l'iconografia di S. nella piccola statua in bronzo da Genoni, conservata al museo di Cagliari (e ripetuta in parecchi esemplari di varia provenienza), che rappresenta una divinità stante, con corona di penne, lungo abito di tipo fenicio, priva di particolari attributi di culto (sec. IV-III a. C.).
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