SAQQĀRAH
. Villaggio arabo che dà il nome a una parte della necropoli dell'antica Menfi, non derivato, come spesso si ripete, dal dio egiziano Zôker. Questa regione si estende da Abū Ṣīr a nord sino a Daḥshūr a sud, per circa 8 km. Comprende tra l'altro: il serapeo, la piramide di Atôte, quella a scaglioni di Sôśer, quelle di Wenjóś, di Pjôpe I, di Mernerîe I, di Jîbe, di Pjôpe II, di Šepśeśkôf, di Weśrkerie Henser. Intorno ad esse, tombe di regine, ricche mastabe di dignitarî del periodo menfita ed estese necropoli di ogni tempo. Presso Rās el-girs, il convento copto di Apa Jeremias.
Bibl.: Carta aggiornata in Baedeker, Aegypten, 1928, p. 150; Egypt, 1930, p. 156. La bibliografia completa in B. Porter, e R. L. B. Moss, Topographical Bibliography III Memphi's, Oxford 1931, pp. 83-215; rapporti degli scavi in Annales du Service, XVIII (1918); XX (1920), XXII (1922); XXVIII (1928) e seguenti.