SAONA (A. T., 30-31; 32-33-34; 35-36)
Fiume francese, affluente del Rodano, con una lunghezza di 492 km. e un bacino di 29.908 kmq. Scaturisce ad ovest dei Vosgi, verso Vioménil, tra la Mosa e la Mosella, e scorre dapprima verso SSO., in una regione di colline calcaree attraverso le quali si è scavata una valle alluvionale, poi sul fondo dell'antico lago della Bresse, assai vasto. Passa attraverso Saint-Albin, Gray, Auxonne, Saint-Jean-de-Losne, e in questo tratto riceve a destra la Vingeanne, la Tille, l'Ouche, a sinistra degli affluenti più considerevoli scesi dai Vosgi: la Lanterne e soprattutto l'Ognon. A Verdun-sur-le-Doubs accoglie le acque del Doubs (430 km. e 7719 kmq.), il quale passando per Pontarlier, Saint-Ursanne e Besançon segue dapprima una direzione SO.-NE., poi E.O., infine NE.-SO. Il Doubs verso Montbéliard riceve l'Allan, poi, a valle di Dôle, la Loue, fiume giurassico celebre per la sua magnifica sorgente di tipo valchiusano. A valle del Doubs la Saona scorre dritta verso sud, passando per Chalon, Mâcon e Trévoux in una valle spaziosa che bruscamente alla fine del tratto si restringe (stretta di Lione, per la quale le acque dell'antico lago della Bresse hanno trovato uno sbocco nel Rodano). In questo tratto la Saona ha come tributarî a destra, provenienti dal nord est del Massiccio Centrale, la Dheune, la Grosne e la violenta Azergues, a sinistra la Seille scaturita dal Giura e alcuni fiumiciattoli della Bresse e della Dombes.
La pendenza della Saona media e inferiore è straordinariamente debole (4 cm. per km. dalla confluenza del Doubs fino a Trévoux) eccetto che nella stretta finale, in cui raggiunge circa i 30 cm. per chilometro. La larghezza è da 60 a 80 m. verso Gray, da 80 a 100 m. a monte della confluenza col Doubs, da 150 a 180 m. a valle.
La Saona raccoglie press'a poco 960 mm. di precipitazioni annuali, il Doubs 1180 mm. (fino a 1800 e 2000 mm. nelle parti più elevate del Giura e dei Vosgi, meno di 700 nel corso centrale). Il coefficien-e di deflusso raggiunge il 44% per tutto quanto il bacino, il 55% per l'affluente maggiore. La portata media annuale raggiunge 140 mc. per la Saona e 160 per il Doubs alla loro confluenza, 400 mc. a Lione, ossia rispettivamente 12; 20,8 e 13,4 lit./sec. per kmq. (più di 30 nell'Alto Giura e immediatamente alle falde dei Vosgi).
Il regime stagionale è anzitutto pluviale oceanico, con portate massime nella stagione fredda, deboli portate nell'estate (evaporazione): un minimo secondario in dicembre, prima del massimo di febbraio (631 mc. contro 153 in agosto) fa ancora sentire a Lione l'influenza nivale del Giura e dei Vosgi: il Doubs, pluvio-nivale, ha il suo massimo ritardato a marzo.
Le piene avvengono quasi tutte nella stagione fredda e sono rapide nelle montagne, lentissime nella Saona inferiore ed accompagnate da vaste inondazioni (crescite da 6 a 8 m. a valle del Doubs). Spesso nella parte meridionale del bacino intervengono le piogge mediterranee (venti di sud-sud-est). Le piogge oceaniche (venti da ovest a sud-ovest) provocano le piene più numerose e più forti. Nell'ottobre-novembre 1840 i due fenomeni si unirono e avvenne un vero cataclisma: m. 8,05 a Mâcon, m. 10,9 all'ingresso di Lione, dove 4 ponti furono travolti. Quella volta la Saona raggiunse una portata di 1600 mc. ad Auxonne, 3240 a Chalon, 4300 a Lione, ossia rispettivamente 180, 154 e 142 l./sec. per kmq. Nel gennaio 1910 il Doubs a Besançon ebbe una portata di 1700 mc. (350 l./sec. per kmq.).
Le magre più deboli alla fine dell'estate possono scendere sino a 22 mc. a Lione (0,75 l./sec. per kmq.).
La Saona è canalizzata a principiare da Corre nelle vicinanze della sorgente con un fondale di 2 m. (chiatte di 300 tonn.). Questa bella via navigabile è in comunicazione con i bacini vicini per mezzo dei canali che vanno dal Rodano al Reno, del canale dell'Est (verso la Mosella), di quelli dalla Marna alla Saona, di Borgogna (in direzione della Senna) e del Centro (in direzione della Loira). Il traffico è di circa 1.500.000 tonn. nel corso inferiore.