SANTOS (A. T., 157-18)
Città e porto del Brasile, nello stato di San Paolo, a 23°55′ di lat. S. e a 46°23′6″ di long. O., sbocco sull'Atlantico del territorio di San Paolo, di parte di quello di Minas Geraes e del Brasile interno, che vi mandano i loro prodotti per mezzo della ferrovia San Paolo-Santos. La città, che aveva solo 7000 ab. intorno al 1850, 102.589 ab. secondo il censimento del 1920 e superava i 150.000 nel 1934, è situata nella parte nord-orientale dell'isola di S. Vicente, che con la vicina isola di S. Amaro delimita un'ampia insenatura detta Bahia de Santos, la quale s'interna con una serie di canali fino ai piedi della Serra do Mar. Si tratta di un paese tettonicamente spezzettato, eroso e in parte sommerso, in mezzo al quale si trovano alture isolate a pendii ripidi come il Monserrato, e i cui frammenti sono stati in parte riuniti e collegati da depositi recentissimi. Il clima caldo e umido (la temperatura media del gennaio è 25° e quella del luglio di oltre 19°, ma vi si raggiungono dei massimi di oltre 41°; la piovosità media annua è di 2084 mm.) e lo scarso drenaggio, dovuto all'orizzontalità del terreno e alla minima altezza sul mare, fecero per lungo tempo di Santos una città assai malsana in cui era endemica la febbre gialla; ma in seguito ai grandi lavori di canalizzazione e di bonifica compiuti nei primi anni del sec. XX, la febbre gialla è scomparsa e le condizioni sanitarie in genere sono diventate buone.
Il nucleo primitivo della città si estendeva tra la collina del Monserrato e il porto attuale, ma la costruzione della ferrovia attraverso alla Serra do Mar e l'enorme sviluppo agricolo dello stato di San Paolo e della produzione del caffè in particolare, diedero uno slancio grandissimo al porto e alla città, che andò rapidamente estendendosi verso oriente e verso sud, fino a raggiungere la riva oceanica. Una serie di grandi avenidas rigorosamente parallele tra loro e intersecate ad angolo retto da numerosissime strade (ruas), corrono da nord a sud, dalla riva del porto alla spiaggia oceanica, dove sboccano sulla Praia José Menino, do Gonzaga, do Boqueirão, ecc. Anche lungo queste spiagge sono cresciute delle moderne avenidas, con alberghi e ritrovi d'ogni genere. La città può quindi distinguersi in due sezioni: la più vecchia, dei quartieri commerciali, che si trova immediatamente dietro il porto e ha come arteria principale la stretta Rua 15 de Novembro, la via delle case di commercio, dei consolati stranieri, degli uffici dei commissarî del caffè; e la sezione moderna più vasta, rivolta all'oceano, con le ampie strade fiancheggiate da palazzine e da ville, con parchi e giardini.
Tra gli edifici pubblici ricordiamo alcune chiese, come la vecchia chiesa madre con il sepolcro di Braz Cubas, l'elegante cattedrale sulla piazza José Bonifacio, la chiesa del Carmine e quella del Sacro Cuore; il Palazzo della posta, la scuola dei marinai, il Circolo portoghese, la grandiosa Borsa del caffè e la casa della Misericordia ai piedi della collina del Monserrato, alla cui vetta giunge una funicolare costruita nel 1927.
Ma naturalmente il centro della vita economica e commerciale è il porto. Il canale o braccio di mare che accoglie il porto si apre tra l'isola di S. Amaro, che come un gigantesco molo lo protegge dall'aperto oceano, e l'isola di S. Vicente, su cui la città è costruita. Dall'aperta insenatura della Bahia de Santos, doppiando la punta da Praia, si entra nel canale ampio e tranquillo dove anche le navi maggiori possono ancorare tranquillamente o attraccare alle lunghissime calate. La larghezza del canale varia da 450 a 850 m., ed è massima in corrispondenza dello sbocco del canale della Bertioga, che corre tra l'isola di S. Amaro e il continente; la profondità oscilla da m. 10 a 31 e il canale per la sua situazione e per la cornice dei monti costieri si trova perfettamente al riparo dai venti.
La scarsa consistenza della riva bassa e paludosa rendeva però difficili le operazioni di carico e scarico e numerosi tentativi di miglioramento non sortirono l'effetto voluto; soltanto nel 1889, quando già era entrata in attività la ferrovia di S. Paolo, una società brasiliana riuscì a iniziare su solide basi i lavori di attrezzamento. Ripreso e modificato un vecchio progetto dell'ingegnere inglese W. M. Roberts, venne costruita una prima serie di banchine in muratura, poggiate su palafitte, tra il vecchio ponte della ferrovia di San Paolo e lo sbocco della Rua Braz Cubas, prolungate più tardi fino alla curva di Paquetá per una lunghezza complessiva di 1500 m., mentre si procedeva ai lavori di dragaggio per mantenere e migliorare i fondali. Il rapido progredire del traffico stradale richiese nuove costruzioni, cosicché attualmente le calate hanno raggiunto lo sviluppo complessivo di oltre 5 km. e l'attrezzamento comprende 74 km. di binarî ferroviarî collegati con la linea di S. Paolo, 88 gru, di cui 57 elettriche e 31 idrauliche, una pompa pneumatica per lo scarico del grano sciolto e varî trasportatori elettrici a cinghia per il carico di sacchi di caffè. Lungo le calate sono distribuiti 27 magazzini che servono per depositarvi le merci d'importazione, mentre altri 19 grandi magazzini esterni sono adibiti a deposito del caffè e delle altre merci di esportazione.
Il movimento portuale è grandioso e si aggira sui tre milioni di tonn. annue. Al porto fanno scalo tutte le linee regolari provenienti dall'America Settentrionale e dall'Europa e le linee del Lloyd Brasileiro: delle esportazioni la parte di gran lunga principale spetta al caffè che viene caricato regolarmente durante tutti i mesi dell'anno, dopo che il prezioso prodotto che affluisce a Santos attraverso la ferrovia, è stato immagazzinato, mescolato e classificato, secondo gli usi del mercato di New York, dai commissarî che provvedono alla selezione del prodotto e alla sua conservazione nei grandi magazzini esterni. Le operazioni di classificazione e gli atti di vendita si compiono nella Borsa del caffè, grandioso palazzo moderno, costruito in corrispondenza della zona centrale del porto, e considerato il cuore della città. Invero tutto il commercio esterno di S. Paolo passa attraverso Santos, ma è il caffè che ha fatto di Santos il primo porto di esportazione del Brasile e il secondo, dopo Rio de Janeiro, per movimento complessivo di merci.
Storia. - Nel 1530 approdò alle coste del Brasile il navigatore Martin Affonso Sousa, vi fondò il porto di S. Vicente. Alcune terre di quel distretto furono concesse a Braz Cubas che nel 1536 fondò una città a cui diede il nome di Porto essendovene uno molto sicuro nelle sue coste. Lo stesso Cubas fondò una casa di Misericordia per la cura dei marinai, che fu il primo ospedale eretto nel Brasile. Da questo ospedale, intitolato a Tutti i Santi, ebbe origine la fondazione di Santos, che nel 1586 fu messa nella categoria delle grosse borgate. Venne saccheggiata dal pirata inglese Cavendish. Nel 1839 le fu concesso il titolo di città.