MILTON, Santos
Geografo brasiliano, nato a Brotas de Macaúbas il 3 maggio 1926 e morto a San Paolo del Brasile il 24 giugno 2001. Definito il geografo dell’America Latina più noto al mondo, ha senza dubbio rinnovato il pensiero geografico «da una posizione chiaramente latinoamericana» (Mendoza 2008, p. 7), nella convinzione che la sua riflessione epistemologica potesse contribuire a costruire una società migliore. Perla Zusman (2002) riassume in tre elementi il suo contributo innovatore: la capacità di situare la geografia nelle scienze sociali; l’enfasi sulla necessità di produrre una teoria geografica ‘dalla periferia’; l’elaborazione di una teoria critica integrata con il riconoscimento di categorie volte a coniugare ragione ed emozione. Un legame che lo stesso geografo brasiliano sottolineò nel sottotitolo di una delle sue opere più note, A natureza do espaço. Técnica e tempo. Razão e emoção (1996), nella quale esplorava la categoria dello spazio ponendo al centro l’uomo con la sua razionalità e capacità di emozionare (Carreras 2001).
Tra il 1948 e il 2000 ha scritto circa 40 libri e 300 tra articoli e capitoli di libri: dall’opera del rinnovamento (Por uma geografia nova, 1978), nella quale proclama la ‘vedovanza’ dello spazio in geografia, al libro della maturità (Por uma outra globalização, 2000), in cui riconosceva alcuni aspetti positivi del processo di globalizzazione, pur se da una prospettiva critica, ai lavori sullo Stato, sul metodo geografico, sui circuiti dell’economia urbana. In tutti i suoi contributi emerge quella che è stata efficacemente definita come la sua ‘militanza attiva nella cittadinanza’ (Carreras 2001).
Bibliografia: C. Carreras, Militant de les idees, era sobretot un militant de la ciutatania. Milton Santos o la geografia de l’emoció, «Avui», 16 luglio 2001; P. Zusman, Milton Santos. Su legadoteórico y existencial (1926-2001), «Documents d’anàlisi geogràfica», 2002, 40, pp. 205-19; C. Mendoza, Tras las huellas de Milton Santos, Barcelona 2008.