Santorio, Santorio
Medico (Capodistria 1561 - Venezia 1636). Addottoratosi a Padova nel 1582, iniziò fin da allora le sue ricerche quantitative sul metabolismo. Nel 1599 si stabilì a Venezia, ove riscosse un notevole successo come medico pratico. Nel 1611 fu chiamato alla cattedra di medicina teorica a Padova (che tenne fino al 1624). Nel De statica medicina (1614), la sua opera fondamentale, raccolse i risultati di trent’anni di osservazioni ed esperienze. Punto di partenza teorico è la concezione ippocratica secondo la quale la salute è l’armonia degli umori, armonia che si manifesta anche nell’equilibrio tra le materie consumate e quelle espulse dall’organismo, assunto che S. verificò per mezzo di una bilancia da lui ideata, che gli permise di controllare le variazioni di peso dell’organismo umano nelle varie condizioni normali e patologiche, giungendo così a dimostrare l’esistenza della perspiratio insensibilis (perspirazione) e a misurare l’entità del fenomeno. Convinto della stretta dipendenza della traspirazione insensibile dal calore, dall’umidità e dai venti, utilizzò nelle sue esperienze un termometro (S. è il primo a controllare la temperatura corporea con il termometro), un igrometro e un anemometro.