ZENO, santo
, Fu vescovo di Verona in un periodo di tempo che si può stabilire press'a poco tra il 356 e il 380; è ricordato da S. Gregorio Magno (Dialog., III, 39) e celebrato come taumaturgo. Fu africano d'origine e ciò spiega come nelle sue opere la lingua ci presenti reminiscenze di quella di Apuleio.
Ci restano di lui in due codici del sec. VIII e del IX, 93 tractatus o prediche distinte in due libri, in forma per lo più parenetica, ma con frequenti accenni polemici ad ariani, pagani e giudei; importanti sono quelle che si riferiscono al battesimo e a tutta la liturgia pasquale. Di esse però 77 sono brevissime e meno elaborate, tracce forse di uno svolgimento più ampio. (Edizione delle opere in Migne, Patrol. Lat., XI, col. 244 segg.).
Bibl.: F. Lanzoni, Le diocesi d'Italia, Faenza 1927, p. 932.