VINCENZO Ferreri (Ferrer), santo
Nacque nel 1350 a Valenza. Il 5 febbraio 1367 prese l'abito domenicano. Dal 1385 al 1390 tenne corsi pubblici al clero di Valenza, dopo i quali pare ottenesse il dottorato. Pietro de Luna, prevosto al capitolo di Valenza, prese a benvolerlo; divenuto cardinale, e inviato per la prima volta in legazione nell'Aragona, nel 1379, l'ordinò prete; tornato come legato a Valenza nel 1390, lo prese nel suo seguito. San Vincenzo difese il papa d'Avignone, Clemente VII, contro il papa di Roma, Urbano VI. L'11 ottobre 1394 Pietro de Luna era coronato papa, con il nome di Benedetto XIII: San Vincenzo arrivò ad Avignone verso la metà del 1395, e fu creato confessore del papa, cappellano domestico e penitenziere apostolico. Rifiutò varî episcopati, e, pare, il cardinalato. Dopo una malattia e la guarigione prodigiosa avvenuta il 3 ottobre 1398, incominciò la sua missione di "legato a latere Christi", datagli ufficialmente da Cristo alla presenza di San Domenico e di San Francesco. Evangelizzò il mezzogiorno della Francia; dal 1401 al 1403 predicò nel Delfinato, in Savoia e nelle valli delle Alpi, contro gli eretici: valdesi, catari, ecc. La stessa attività svolse poi nel Monferrato, in tutto il Piemonte e in Lombardia. Ad Alessandria s'incontrò con S. Bernardino da Siena. Fu direttore spirituale della B. Margherita di Savoia (morta nel 1464). Ripassò quindi le Alpi e predicò per la Francia e la Spagna. Suo tema preferito e particolare era questo: che egli fosse l'angelo dell'Apocalisse, preannunziato da San Giovanni; venuto, per l'appunto, ad annunziare l'imminenza del Giudizio Universale. Fece molto per far terminare il grande scisma; ma si rifiutò di prendere parte al concilio di Costanza. Morì sull'ora di vespro, il 5 aprile 1419 a Vannes in Bretagna. La sua tomba divenne meta di pellegrinaggi e sede di prodigi. Il 3 giugno 1455 Callisto II lo dichiarò santo; e la canonizzazione ebbe luogo il 29 dello stesso mese.
Bibl.: Fages, Hist. de St Vincent Ferrier, Parigi 1901; D.-A. Mortier, Hist. des Maîtres Généraux de l'ordre des Frères Prêcheurs, IV, ivi 1909, passim.