TEOFANE (Θεοϕάνης), santo
Cronografo bizantino. Nato sotto il regno di Costantino Copronimo (741-775) si dedicò, dopo avere sposato la figlia di un patrizio, insieme con la moglie, alla vita ascetica ritirandosi in un monastero da lui stesso fondato. Fervente fautore del culto delle imagini, durante la lotta iconoclastica fu prima imprigionato e quindi esiliato nell'Isola di Samotracia. Qui morì intorno all'817. Fu elevato agli onori degli altari.
Tra gli anni 811 e 815 scrisse una Χρονοηραϕία in continuazione di quella di Giorgio Sincello. La Cronica di T. va da Diocleziano (284 d. C.) a Michele I Rangabe (813) ed è, per la ricchezza del materiale adoperato, dovuto a fonti antiche in parte perdute e a documenti ufficiali, come per le notizie ampie che ci dà sul moto iconoclastico, la migliore fra le numerose opere di questo genere che ci ha lasciato la letteratura bizantina. Essa servì di modello ai posteriori cronografi greci ed ebbe anche un influsso sulla storiografia medievale d'Occidente per la versione latina, in alcune parti compendiata, che fra l'873 e l'875, ne fece il bibliotecario papale Anastasio.
Bibl.: K. Krumbacher, Gesch. der byz. Literatur, 2a ed., Monaco 1897, p. 342 segg.; F. Hirsch, Byzantinische Studien, Lipsia 1876; C. De Boor, Theophanis Chronographia, II, Lipsia 1883-85 (è la migliore edizione).