Pio V, santo
Papa (Bosco Marengo, Alessandria, 1504-Roma 1572). Antonio Ghislieri, nato da famiglia modesta, fu teologo e inquisitore domenicano. Condusse indagini e processi delicati, come quello contro il vescovo di Brescia V. Soranzo, e la sua intransigenza lo avvicinò a G.P. Carafa, il futuro Paolo IV, che nel 1551 lo volle commissario generale del Sant’Uffizio. L’elezione nel 1555 di Paolo IV gli spianò la strada e gli procurò nel 1557 la porpora. Ebbe ruolo in tutti i grandi processi inquisitoriali contro personalità curiali di spicco: G. Morone, P. Carnesecchi e altri; poi, col nuovo papa Pio IV si adattò forzatamente al nuovo corso, e nel 1560 e negli anni seguenti firmò, tra le altre, la sentenza che assolveva dalle accuse di eresia il cardinal Morone. Non interruppe però la sua azione di inquisitore, che rimase determinata e anzi, morto Pio IV, bloccò in conclave la candidatura a papa di Morone presentando un dossier contro di lui. Fu lui stesso, sessantaduenne, a spuntarla, nel 1566. Fece applicare con intransigenza i decreti tridentini, pubblicando tra l’altro il Catechismo, il Breviario e il Messale; diede forte impulso alle missioni evangelizzatrici extrauropee; con una bolla del 1567 che proibiva infeudazioni di terre della Chiesa limitò fortemente le pratiche nepotiste e fondò (1571) la Congregazione dell’indice, per il controllo della produzione libraria. Sotto il suo pontificato l’Inquisizione riprese in pieno la propria attività dopo la parentesi del pontificato di Pio IV. Riprese, ma non riuscì a concludere il processo contro G. Morone. Nel 1567 fu invece giustiziato P. Carnesecchi e nello stesso giorno dell’esecuzione, il 1° ott., il papa decretò la riabilitazione dei Carafa. Durissima fu la sua politica nei confronti degli ebrei dello Stato pontificio. Difese i diritti giurisdizionali della Chiesa, scontrandosi con la Spagna (nel 1568 la nuova bolla In Coena Domini, esaltante l’autorità papale, contribuì ad acuire i contrasti con le monarchie europee); promosse la Lega santa contro i turchi che garantì alla cristianità il successo, isolato ma significativo, di Lepanto (1571). Beatificato nel 1672, fu proclamato santo nel 1712, unico tra i papi dell’Età moderna.