Luigi IX, santo
, Re di Francia, figlio di Luigi VIII e di Bianca di Castiglia, nacque probabilmente a Poissy il 25 aprile 1214. Successo al padre appena dodicenne (1226) sotto l'energica tutela materna, prese effettivamente il potere nel 1236. Le sue qualità di giustizia, di pietà e di religiosità furono riconosciute e celebrate in tutta Europa (cfr. Villani VII 37, VIII 11), e la sua fama di abile politico fu tale che al suo arbitraggio si rimisero le questioni più complesse che agitavano la società contemporanea.
Durante il suo regno la Francia raggiunse una notevole compattezza territoriale essendo L. riuscito a incamerare, mediante abili trattative diplomatiche, sia la maggior parte dei possessi feudali inglesi di Francia, sia le contee di Linguadoca. Nella politica interna la sua posizione prelude a quella che sarà sempre la linea conduttrice della politica di Filippo il Bello, cioè un'assoluta autonomia della Francia nei confronti di tutte le forze esterne; anche nei suoi rapporti con la Chiesa, pur sempre buoni, L. cercò di ottenere un'indipendenza finanziaria del clero francese da Roma e nello stesso tempo ne represse i tentativi autonomistici nei confronti della giurisdizione regia. Inoltre non prese mai posizione nelle contese del papa con Federico II, mantenendo un atteggiamento rigidamente neutrale, offrendo quindi la propria mediazione - che rimase tuttavia vana - quando la questione assunse toni drammatici (concilio di Lione 1245). Per l'impresa italiana del fratello Carlo d'Angiò contro gli ultimi Svevi, non giunse a una precisa presa di posizione, pur non ostacolando la partecipazione dei nobili francesi alla spedizione. Promosse due crociate (1248, 1270) cui partecipò personalmente, e durante la seconda, che per le mene politiche di Carlo d'Angiò era stata diretta in Tunisia, morì di peste (1270). La sua santificazione nel 1297, a opera di Bonifacio VIII, è il massimo riconoscimento tributato alle sue doti di re cristiano e la massima celebrazione di quel carattere sacro che distinse sovrani francesi dal tempo di Carlomagno (si può pensare che questo carattere sacro dei re di Francia sia riconosciuto da D. con l'epressione sacrate ossa con cui Ugo Capeto indica i suoi successori re di Francia in Pg XX 60); né d'altra parte si può dimenticare che questa santificazione avvenne proprio nel periodo in cui il papa tentava di comporre il suo dissidio con Filippo il Bello.
D. non ricorda né la persona né le opere di L.: lo indica genericamente come uno dei Luigi discesi da Ugo Capeto (Pg XX 50). Un riferimento indiretto si può vedere nell'allusione al suo matrimonio con Margherita di Provenza (Pd VI 133-135) avvenuto nel 1234. Si è inoltre pensato che la Margherita, opposta a Costanza che di marito ancor si vanta (Pg VII 128-129), fosse la moglie di L.; ma questa tesi è senz'altro da scartare in quanto è assente dal contesto ogni valido riferimento al re.