GLEB, santo
, Figlio del gran principe di Kiev, Vladimiro, nacque circa il 984. Prima della morte del padre, che divise i suoi possedimenti fra i figli, G. ebbe il principato di Murom e andò a stabilirvisi. Ma, morto Vladimiro, sorsero discordie fra i suoi figli: Svjatopolk, dopo aver occupato Kiev, cercò di assicurarsi il potere sopprimendo i suoi fratelli, e fece per primo uccidere Boris. Poi fu chiamato a Kiev G., che fu assassinato durante il viaggio, presso Smolensk, dagli agenti di Svjatopolk (1015). Dopo alcuni anni, deposto Svjatopolk, il corpo di G. fu trovato, portato a Vyšgorod (presso Kiev) e sepolto insieme con il corpo di Boris. Boris e G. furono presto canonizzati dalla chiesa russa e godettero di grande venerazione nell'antica Russia, come provano le numerose Vite di questi principi. Fin dal 1073 fu istituita una festa nel giorno della traslazione delle loro reliquie.
Bibl.: Vite dei santi martiri Boris e Gleb, a cura di D. I. Abramovič, Pietrogrado 1916; E. E. Golubjnskij, Istorija russkoj cerkvi (Storia della chiesa russa), I, Mosca 1901; N. Serebrjanskij, Drevne-russkija knjazeskija zit'ja (Vite di antichi principi russi), Mosca 1915; A. Elnickij, Gleb Vladimirovic, in Russkij biografičeskij slovar', Mosca 1916; N. P. Kondakov, Russkaja ikona, Praga 1929-1931. V. anche bibl. s.v. boris.