FRANCESCO Caracciolo, Santo
Nacque il 13 ottobre 1563 a Villa S. Maria (Chieti) da nobile famiglia ed ebbe al battesimo il nome di Ascanio. Guarito da una malattia deformante, vestì a Napoli l'abito clericale, e ordinato ivi sacerdote nel 1587, si consacrò all'assistenza dei condannati a morte nella compagnia dei Bianchi. Da Giovanni Agostino Adorno fu associato nella fondazione del nuovo ordine dei chierici minori. Elaborata la regola, la presentarono a Sisto V che l'approvò il 9 aprile 1589, e da allora essi cominciarono una vita d'umiltà e d'assistenza ai miseri, ottenendo da Gregorio XIV la conferma dell'ordine e i privilegi dei teatini. Nel 1591, dopo la morte dell'Adorno, il C. fu eletto preposito generale, e viaggiò in Spagna, a Roma, negli Abruzzi e a Napoli, profondendo i tesori della sua carità verso i miseri, e promuovendo per il primo il culto verso l'Eucaristia, con l'adorazione perpetua e l'esposizione solenne. Morì in Agnone il 4 giugno 1608. Fu beatificato da Clemente XIV il 4 giugno 1769, e canonizzato da Pio VI il 24 maggio 1807. Ha lasciato molte lettere e stampato un libretto, Le sette stazioni sopra la Passione di N. S. Gesù Cristo.
Bibl.: G. Rossi, Il precursore dell'Adorazione perpetua: S. Francesco Caracciolo, 2ª ed., Roma 1926; ivi a p. 129 più ampia bibliografia, che viene aggiornata nel periodico S. Francesco Caracciolo della Pia Unione della Famiglia Caracciolo; v. anche L'Eucarestia e l'Abruzzo, ed. per il III Congresso Eucaristico regionale abruzzese del 1929.