Monaco irlandese (n. 540 circa - m. Bobbio 615). Entrato giovane nell'abbazia di Bangor, dove rimase fino verso il 590, andò poi in Francia, dove fondò l'abbazia di Annegray, e più tardi quelle di Luxeuil e di Fontaines. Da Luxeuil soprintendeva alle altre fondazioni. Passò in Italia verso il 610, e a Bobbio fondò (614) il celebre monastero, dove morì e fu sepolto (il suo corpo è conservato nella cripta della chiesa attuale in un sarcofago marmoreo del 15º sec., decorato con scene della sua vita). Personalità vigorosa e indipendente, la sua azione lasciò forti tracce nella vita religiosa e culturale della Francia e dell'Italia settentrionale, sia attraverso la regola monastica di Luxeuil (caratterizzata da una concezione estremamente rigoristica e ascetica della vita monastica), sia con la diffusione di pratiche penitenziali (in cui assume grande importanza la confessione privata, allora ancora poco praticata), sia infine con la larga rete di monasteri fondati da lui o dai suoi discepoli (non piccola la loro importanza nella trasmissione di manoscritti il cui primo nucleo C. portò in Francia dall'Irlanda).