ANTONINO, santo
Abate benedettino di S. Agrippino di Sorrento, visse nella prima metà del secolo IX.
Uniche fonti per la biografia di A. sono due vite di anonimo edite più volte. Secondo esse, A. nacque a Campagna presso Salerno, nell'818 si stabilì nella diocesi di Castellammare di Stabia, e lì divenne prete, acquistandosi buona riputazione di amministratore oltre che di santità di vita. Suo protettore fu il vescovo s. Catello (e forse da questo fatto nacque poi la tradizione che egli appartenesse alla famiglia dei Catelli), che gli affidò il governo della diocesi allorché egli si ritirò a vita solitaria. A., però, desideroso di solitudine non meno di s. Catello, ben presto lo raggiunse e rimase con lui qualche tempo, finché imprigionato e accusato di eresia il santo vescovo, non furono ambedue costretti a rinunziarvi. A. fu allora invitato a stabilirsi in Sorrento, ove menò vita monastica nel monastero di S. Agrippino (non è improbabile che dal nome di quel monastero si sia più tardi creduto che Antonino fosse stato chiamato a Sorrento da un inesistente s. Agrippino). Divenuto abate nello stesso monastero vi si distinse per le sue capacità di governo. Fece costruire un oratorio in onore di s. Michele, del quale egli stesso scolpì le porte, e piantò una vigna che produceva un vino rinomato. Sarebbe morto il 14 febbraio di un anno intorno all'830.
Dopo la morte ebbe sepoltura nel corpo delle mura della città di Sorrento, che, secondo la tradizione, salvò più volte dall'assedio e dalla distruzione di nemici e di cui è tuttora considerato il principale santo protettore. Le sue reliquie sono ancora ivi nella chiesa a lui dedicata. È ricordato il 14 febbraio nel Martirologio Benedettino e in quello Romano, il quale, peraltro, lo dice monaco di Montecassino sulla base di una non attendibile leggenda sorrentina secondo la quale s. Antonino sarebbe fuggito da quel monastero dopo la distruzione per opera dei Longobardi (fine sec. VI).
Fonti e Bibl.: Acta Sanctorum februarii,II,Antverpiae 1658, pp. 787-794; Acta Sanctorwn Ordinis S. Benedicti,IV, 1,Veneffis 1735, pp. 398-411; B. Capasso, Monumenta ad Neapolitani ducatus historiam pertinentia,I,Neapoli 1881, pp. 85-87; G. Sersale, Vita di s. Antonino abate,Napoli 1847; A. Zimmermann, Kalendarium Benedictinum,I,Metten 1933, pp. 211 s.; Dictionn. d'Histoire et de Géographie Ecclés.,III, coll.885 s.