ROMANO, Santi
Giurista, nato a Palermo il 31 gennaio 1875, ivi laureato nel 1896 e libero docente di diritto amministrativo nel 1898. L'anno successivo fu nominato titolare della stessa disciplina nell'università di Camerino e nel 1902 ordinario di diritto costituzionale in quella di Modena: di qui nel 1908 fu chiamato a Pisa, dove rimase fino al 1924, quando passò, sempre come ordinario di diritto costituzionale, nella regia università di Milano. Dal 1928 è presidente del Consiglio di stato e professore incaricato nell'università di Roma. Fece parte della commissione dei Diciotto per la riforma costituzionale dello stato; è membro del senato, del contenzioso diplomatico, socio nazionale dell'accademia dei Lincei.
Vasta è la sua produzione scientifica: fra le trattazioni monografiche, le più ampie sono inserite nel Trattato di diritto amministrativo, pubblicato sotto la direzione di V. E. Orlando: La teoria dei diritti pubblici subiettivi (Milano 1897); Le giurisdizioni speciali amministrative e I giudizi sui conflitti delle competenze amministrative (ivi 1899); Il comune la Giurisprudenza italiana; Il Filangieri; l'Archivio giuridico; l'Archivio di diritto pubblico; la Rivista di diritto pubblico. Particolare menzione merita la monografia su L'ordinamento giuridico (Pisa 1917) contenente la revisione critica del concetto e dei caratteri fondamentali del diritto: il movimento scientifico da essa suscitato è ancor vivo. Fra le trattazioni generali, sono molto noti i Principi di diritto amministrativo (1ª ed., Milano 1901; 3ª ed., ivi 1912), nonché i varî Corsi: di diritto coloniale (Roma 1918), di diritto internazionale (1ª ed., Padova 1926; 3ª ed., ivi 1933), di diritto amministrativo (1ª ed., ivi 1930; 2ª ed., ivi 1932), di diritto costituzionale (1ª ed., ivi 1926; 4ª ed., ivi 1933).