QUATTRO CORONATI, Santi
, A Roma, una vetusta basilica del Celio conserva il ricordo di questi quattro martiri, che erano venerati anche nel cimitero dei Ss. Marcellino e Pietro sulla Via Labicana. La Passio dei Santi Quattro, scritta da un Porfyreus actuarius, è certamente anteriore al sec. VI, e presenta numerosi problemi critici di difficile soluzione.
Si può, ad ogni modo, capire che in essa furono malamente fuse due storie relative a 5 martiri pannonici (marmorarî) e a 4 romani (soldati) del tempo di Diocleziano. Prima la scena è posta nella Fruška Gora (a nord di Mitrovica, l'antica Sirmio), e vi son protagonisti Claudio, Castorio, Simproniano e Nicostrato, che si rifiutano di eseguire la statua di Esculapio; poi vediamo in Roma quattro militi "cornicularii" (Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino) che non vogliono sacrificare ad Esculapio. I nomi di questi ultimi, però, sono posteriori alla Passio originaria. Risultano interpolati in una certa classe di manoscritti, che fece confusione con quattro martiri venerati nel cemeterio di Albano presso Roma.
Bibl.: Acta Sanctorum, Novembre, III, pp. 765-71; L. Duchesne, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, della Scuola francese in Roma, XXXI (1911), pp. 231-46; P. Franchi de' Cavalieri, in Studi e Testi, XXIV (1912), pp. 57-66; H. Delehaye, in Analecta Bollandiana, XXXII, pp. 63-71, e in Les Passions des Martyrs et les genres littéraires, Bruxelles 1921, p. 328 segg.; J. P. Kirsch, in Historisches Jahrbuch, XXXVIII (1917), p. 72 segg. Per le catacombe dei Ss. Marcellino e Pietro, v. O. Marucchi, Le catacombe romane, Roma 1931, p. 3131 segg.