QUARANTA MARTIRI, santi
, Un affresco del sec. VII-VIII in un oratorio precedente la chiesa di S. Maria Antiqua nel Foro Romano narra la storia dei Quaranta Martiri di Sebaste (Armenia), condannati a rimanere, in pieno inverno, dentro uno stagno agghiacciato, avendo in una vicina casa un bagno caldo che li avrebbe accolti in caso d'apostasia. Difatti, uno del gruppo non resistette ed uscì dalla piscina. Ma gli altri invocarono tanto il Signore che uno dei persecutori, convertito, si gettò nell'acqua gelata reintegrando il numero.
L'episodio sembra dipendere da una Passio di poca o nessuna autorità storica (salvo forse il ricordo del genere di supplizio), come ora è ammesso dalla critica. Invece, dal Bonwetsch in poi, si riconosce il grande valore di un singolare Testamento dei Sebasteni. Vi si incita a tralasciare i caduchi valori del mondo per mirare agli eterni, e soprattutto si stigmatizza la bramosia di possedere reliquie ("chiediamo a tutti che, quando le nostre spoglie saranno tolte dal forno crematorio, nessuno se ne prenda una parte per sé").
Questi santi personaggi sono militari martiri della persecuzione di Licinio, e sembrano doversi riferire al 320, quando l'imperatore, in odio al collega Costantino, riprese la lotta contro i cristiani. Alludono ai Quaranta Martiri varie omilie dei Padri cappadoci, fra cui quelle di S. Basilio e di S. Gregorio di Nissa.
Bibl.: Acta Sanctorum, marzo, II, pp. 12-29; P. Lamebcii, Commentarium de bibliotheca caesarea Vindobonensi, ed. A. Fr. Kollarius, IV, Vienna 1778, pp. 225-235 (ivi la prima ediz. del Testamento, che non sta nella Passio); N. Bonwetsch, in Neue kirchliche Zeitschrift, III (1892), pp. 705-726, e in Studien zur Geschichte der Theologie und der Kirche, I, Lipsia 1897, f. 1°,pp. 71-95; versione italiana del Testamento ad opera di S. Colombo, Atti dei martiri, s.1ª, Torino 1928, p. 282 segg.; P. Franchi de' Cavalieri, I Santi Quaranta Martiri di Sabastia, in Studi e testi, Roma 1928, fasc. 7, pp. 155-184. V. poi, H. Delehaye, Les origines du culte des Martyrs, 2ª ed., Bruxelles 1933, p. 177. Per la cappella in Roma, v. W. de Grüneisen, Sainte Marie Antique, Roma 1911.