Slavista italiano (Osimo 1923 - Roma 2021). Specializzatosi sotto la guida di G. Maver, dal 1965 è stato ordinario di filologia slava presso l'Università Cattolica di Milano e dal 1972 all'Università di Roma "La Sapienza" (poi prof. emerito). Fra i fondatori dell'Associazione italiana degli slavisti, responsabile dei rapporti con l'Europa centro-orientale della Fondazione Cini, direttore della rivista Ricerche slavistiche, socio nazionale dei Lincei (1993). Propugnatore di una concezione della filologia slava intesa soprattutto come studio comparato delle lingue e delle letterature slave, oltre a promuovere convegni nell'ambito dei rapporti fra l'Italia e il mondo slavo, ha curato varie edizioni (I. Krasicki, Wybór lirików "Liriche scelte", 1985) e pubblicato numerosi studi: La critica di Jakša Čedomil (1959); La bibbia paleoboema della Biblioteca di Brera (1964); Il problema della lingua letteraria nell'antica letteratura croata (1967); Od Renesansu do Oświecenia ("Dal Rinascimento all'Illuminismo", raccolta di saggi, 1991); Il libro nel bacino adriatico, (secc. XV-XVIII) (1992); Il petrarchista dalmata Paolo Paladini e il suo Canzoniere (1496) (2005).