santal
La più popolosa comunità indigena dell’India (ca. 10 milioni), largamente diffusa sull’altopiano del Chota Nagpur tra Bihar, Jharkhand, Orissa e West Bengal. Si ritiene che i s. siano originari del Nord-Est indiano, oppure del Sud dravidico; parlano una lingua del gruppo mundari (famiglia austro-asiatica) e utilizzano l’alfabeto olchiki introdotto nel 1925. Un’ingente migrazione di s. verso le alture di Rajmahal avvenne nel 18°-19° sec., quando gli inglesi utilizzarono la loro manodopera per deforestare e mettere a coltura larghi tratti di terreno. Le condizioni economiche, politiche e sociali imposte dal regime coloniale minarono alla radice la sopravvivenza e l’identità dei santal. Dopo i moti di protesta del 1855, guidati da Sidu e Kanhu, nel 1871 scoppiò una vera e propria ribellione (movimento Kherwar), presto sedata; alcuni s. parteciparono poi al movimento nazionalista sotto l’egida dell’Indian national congress. Dalla fine del 19° sec. molti cercarono impiego nelle piantagioni di tè del Darjiling e dell’Assam; dopo l’indipendenza i flussi migratori proseguirono soprattutto verso i centri industriali, mentre i s. dell’Assam, ora numerosi e relativamente benestanti, entrarono in conflitto con la locale comunità dei .