LUCIA, santa
, Martire, la cui festa si celebra il 13 dicembre. Secondo la tradizione L. sarebbe nata a Siracusa circa il 283 da nobile famiglia; sua madre Eutichia, guarita da un'emorragia sulla tomba di S. Agata a Catania, sarebbe stata da L. indotta a distribuire tutte le proprie ricchezze ai poveri; un giovane, a cui L. sarebbe stata fidanzata contro la sua volontà, indignato per quella liberalità, avrebbe denunciato la fanciulla come cristiana a Pascasio governatore della Sicilia, che l'avrebbe condannata alla prostituzione; rimasta incolume da questa ignominia e dal rogo, sarebbe stata uccisa di spada nel 303.
In questa narrazione della Passio si possono ritenere per certi il fatto e il tempo del martirio, che avvenne nella persecuzione di Diocleziano; il resto non ha valore storico. Sembra, per es., che la leggenda secondo cui alla santa furono strappati gli occhi, sia stata provocata dal suo nome. È certo invece che il culto della santa è assai antico, e ne è prova fra le più decisive che il suo nome compariva nel Canone latino della Messa fin dai tempi di Gregorio Magno. Si ricordi anche il monastero romano di S. Andrea e S. Lucia e più ancora l'iscrizione scoperta e illustrata da P. Orsi.
Bibl.: Ioannes de Ioanne, Acta sincera S. Luciae, Palermo 1758; G. Simonelli, Vita di S. L., Caserta 1893; Anal. Boll., XXIII, p. 492; A. Leclercq, in Dictionn. d'archéologie chrét., IX, coll. 2616-2618; H. Delehaye, Les origines du culte des martyrs, 2ª ed., Bruxelles 1933, p. 310.