ELISABETTA d'Ungheria (o di Turingia), Santa
Nacque nel 1207 dal re Andrea II d'Ungheria e dalla regina Gertrude della casa d'Andechs-Meran. Giovanissima ancora fu fidanzata a Luigi IV langravio di Turingia, e, sposatolo nel 1221, n'ebbe un figlio e due figlie. Col consenso del marito, E. si consacrò interamente alle opere di carità. Suo primo direttore spirituale fu il Rodger, appartenente al gruppo di discepoli di S. Francesco d'Assisi penetrati in Germania; in seguito passò sotto la direzione di Corrado di Marburg. Mortole il marito (11 settembre 1227) durante la quinta crociata, abbandonò il castello di Wartburg per amore di vita ascetica. Nella vedovanza si ritirò dapprima nel monastero di Kitzingen, in cui era badessa una sua zia; quindi passò presso suo zio Ekbert, vescovo di Bamberga. Divenuta poi signora della città di Marburg e dintorni, vi si stabilì prodigandosi eroicamente per il bene degli infelici e a varie opere di pietà, finché poco dopo si spense ivi il 17 novembre 1231. E. fu una delle prime terziarie di S. Francesco e venne canonizzata da Gregorio IX il 27 maggio 1235. L'anno seguente (1° maggio 1236) l'imperatore Federico II assisteva alla solenne glorificazione del corpo della santa a Marburg, che divenne centro di pellegrinaggi fino alla Riforma. A quest'epoca (1539) Filippo, langravio di Assia, fece aprire il sepolcro e ne fece ritirare le reliquie; ma, per ordine di Carlo V, il langravio fu poi obbligato (1548) a restituirle. La sua festa si celebra il 19 novembre.
Bibl.: Numerose le fonti agiografiche: se ne ha un elenco nella Bibliotheca hagiographica latina, Bruxelles 1899, nn. 2488-2514, e nel supplemento di quest'opera, Bruxelles 1911, nn. 2488a-2514b. Per la bibliografia cfr. U. Chevalier, Bio-bibliographie, I, 2ª ed., pp. 1304-1307 e le tavole annuali degli Analecta Bollandiana; notissime le biografie del Montalembert e di A. Stolz. In occasione del 7° centenario della nascita, la Germania cattolica e protestante celebrò con numerose pubblicazioni S. Elisabetta: cfr. le recensioni di K. Wenck, in Zeitschrift des Vereins für hessische Geschichte und Landeskunde, n. s., XXXI-XXXIII (1908). Recentemente sono uscite due piccole biografie: K. Adam-Kappert, Elisabeth von Thüringen, Vienna 1929, P. Dörfler, Die heilige E., Monaco 1930. Sulla leggenda di E. vedi E. Michael, in Zeitschrift für kath. Theol., XXII (1898), p. 568; id., Gesch. d. deutschen Volkes, seit dem 13. Jahrhundert, I, Friburgo in B. 1899, p. 217; K. Wenck, in Historische Zeitschrift, LXIX, p. 233. Intorno alle reliquie della santa cfr. F. Küch, Zur Geschichte der Reliquien der heiligen Elisabeth, in Zeitschrift für Kirchengeschichte, XLV (1926), pp. 198-215. Per l'iconografia vedi Fr. Schmoll, Die heilige Elisabeth in der bildenden Kunst des 13-16. Jahrhunderts, Marburgo 1918.