SANTA CRUZ (A. T., 162-163)
Arcipelago oceanico, com, preso nella Melanesia, tra 8°31′ e 12°30′ S., e 165°38′ e 168°. E occupando quindi una posizione intermedia tra le Salomone e le Nuove Ebridi. La natura delle isole è vulcanica, pur dovendo alcune minori l'esistenza alle costruzioni coralline, che in alcuni tratti (intorno a Vanikoro) raggiungono notevole sviluppo. Il rilievo risente della natura vulcanica, senza tuttavia presentare cime notevoli: sussiste un vulcario attivo nell'isola di Tinakula, una delle più piccole.
Il clima dell'arcipelago è caratterizzato dalla prevalenza invernale degli alisei di sud-est, sopraffatti in estate dal monsone di nordovest; principalmente in seguito all'azione del ciclone estivo australiano i venti estivi sono molto più variabili quindi degl'invernali, ma le piogge non presentano grandi oscillazioni stagionali, essendo sempre eccessive.
La flora è ricca di legni preziosi, ma per ora hanno importanza solo l'areca e il sago, che insieme con il mango sono tra le poche risorse della terra che gl'indigeni sappiano sfruttare. La fauna utile è rappresentata solo dal maiale semiselvatico; come al solito il topo è riuscito a stabilirsi anche qui, migrando con le navi europee.
I caratteri della popolazione sono interessanti, trovandosi essa in zona di fusione tra Melanesiani e Polinesiani, per quanto il primo tipo forse prevalga. I costumi non differiscono gran che da quelli noti per le isole dei gruppi vicini: le occupazioni prevalenti sono l'agricoltura e la pesca, e occupazioni sussidiarie la costruzione di imbarcazioni e la tessitura. Nell'insieme, si tratta di popolazioni feroci e antropofaghe, alle quali si dové la morte dello scopritore di Vanikoro, lo spagnolo Mendana (1595). La sua morte ebbe la conseguenza di far dimenticare l'isola scoperta; soltanto dopo quasi due secoli fu ritrovata dal Carteret che la dedicò alla regina Carlotta. Vanikoro ebbe invece importanza per il naufragio di La Pérouse, naufragio che spinse i ricercatori ad esplorare minutamente alcune delle isole vicine.
Oltre Santa Cruz (560 kmq.) e Vanikoro, sono da ricordare Utupua, Matema, Anuda, Fataka e Tukopia; tutto l'arcipelago raggiunge appena 1004 kmq. co1i 7700 ab., e fa parte politicamente del protettorato britannico delle Salomone.
Bibl.: C. R. Markham, The cruise of the Rosario among the New Hebrides and Santa Cruz Islands, Londra 1873.